
La vite è una pianta straordinaria, sia per il suo aspetto che per i dolci frutti che ci regala. Tuttavia, non è semplice farla crescere nel modo giusto: è doveroso tenerla sotto controllo ed eseguire ogni passaggio in maniera corretta. Proprio per questi motivi, oggi abbiamo deciso di parlare della coltivazione della vite.
Proteggere e seguire la crescita della vite fin dalla messa a dimora
Come già sappiamo, è fondamentale proteggere le piante più giovani, anche quando si tratta della vite. Nei primi due anni di vita, infatti, esse vanno protette e monitorate. Bisogna inoltre prepararle in modo da garantire dei raccolti ottimali in seguito. Potete intervenire su più livelli: a partire dall’attecchimento e dall’idratazione (per aspersione o “goccia a goccia”), arrivando alle potature e limitando, nel frattempo, i danni da microorganismi e parassiti.
Seguire i ritmi della coltivazione della vite
Vi ricordiamo che proteggere le viti è un impegno valido per tutto l’anno, partendo dalla potatura che farete all’inizio di novembre oppure a febbraio, in concomitanza con il ritiro della linfa verso le radici. Consigliamo di trinciare i sarmenti, di nutrire il terreno e di effettuare la legatura per impedire che la neve rovini la vite.
Per limitare gli effetti delle gelate tardive, raccomandiamo di non disperdere il calore del suolo. Potete raggiungere quest’obiettivo coprendo il terreno con un materiale naturale e biodegradabile (“pacciamatura” delle radici). Per quanto concerne la coltivazione della vite, dovreste sapere inoltre che potrete contare sulla concimazione organica in primavera. Con quest’ultima, contestualmente alla “fase del pianto” della vite, nella quale la linfa riprende a circolare, garantirete alla pianta i giusti livelli di potassio e di azoto.
In quanto ai parassiti, preservate le viti con sostanze a base di rame e zolfo: sono efficaci anche contro peronospora e oidio. Se i germogli fossero già compromessi, eliminateli per favorire la crescita delle gemme di “controcchio”.
Salvaguardare la vite durante la maturazione
Nel mese di luglio, dovete intervenire con la cosiddetta “potatura verde”: va fatta con parsimonia, affinché gli acini non subiscano un contatto troppo diretto con i raggi del sole. In questo modo favorirete l’invaiatura dei grappoli, soprattutto se concentrerete le azioni sul lato ovest.
Facciamo un promemoria sui passaggi da eseguire per la potatura:
- con la “spollonatura” poterete i rami cresciuti a livello della zona d’innesto,
- con la “sfemminellatura” toglierete i rami senza grappoli (detti, appunto, “femminelle”),
- con la “scacchiatura” rimuoverete i germogli in eccedenza,
- mediante la “sfogliatura”, invece, permetterete agli acini di prendere aria.
Per una corretta coltivazione della vite ricordiamo altresì l’importanza della “cimatura”, solitamente fatta con macchinari appositi. Grazie ad essa regolerete le sommità delle viti, garantendone la protezione contro gli agenti atmosferici aggressivi (ad esempio, la grandine).
La protezione della vite e un supporto per la crescita della pianta
Potrete ottimizzare ogni fase della coltivazione della vite e della sua cura attraverso l’utilizzo degli shelter Tubex. Si tratta di protezioni tubolari che garantiscono alla giovane pianta un microclima favorevole al suo attecchimento ed alla sua crescita, e che la proteggono dagli eventuali attacchi di animali e parassiti.
Con questi strumenti diminuirete l’uso di sostanze per trattare le malattie della vite e anche la portata d’acqua necessaria all’irrigazione. Tubex propone Ecovine, ovvero uno shelter realizzato appositamente per la vite. Non esitate a scoprirne i dettagli all’interno della sezione dedicata e a chiederci maggiori informazioni.