La silvicoltura e lo sviluppo rurale

05 Nov 2019 | Redazione Tubex |

La silvicoltura e lo sviluppo rurale

Volete dedicare il vostro tempo e le vostre risorse alla silvicoltura? Perché no? La coltivazione e la cura degli alberi, o appunto silvicoltura, oggi si rivelano davvero un ottimo investimento. Questo avviene soprattutto grazie agli incentivi delle politiche agricole per lo sviluppo rurale, nonché grazie alle prospettive di crescita e finanziamento di questo settore. Infatti, la silvicoltura è finanziata dall’Unione Europea (UE), dallo Stato e dalle regioni, proprio poiché migliora l’utilizzo delle aree rurali abbandonate e reca benefici generali a tutto l’ecosistema.

Se volete dunque iniziare il vostro percorso nel mondo della silvicoltura, avete avuto un’ottima idea sotto ogni punto di vista. Tuttavia, è prima opportuno fare chiarezza su alcuni concetti. In questo articolo parleremo della silvicoltura e delle sue peculiarità. Vedremo inoltre come potrete portare avanti progetti ambiziosi nel settore e, infine, come migliorare lo sviluppo rurale con tecniche e strumenti adeguati.

Cos’è la silvicoltura: i dettagli

Molti avranno sentito parlare di silvicoltura, in particolare come una branca separata e distinta dall’agricoltura. Essa è volta a curare, mantenere e sviluppare i boschi. Si tratta infatti di un insieme di tecniche finalizzate alla crescita degli ecosistemi arborei. Oggi, la silvicoltura è diventata più importante a causa della crisi climatica e del progressivo aumento dell’inquinamento.

Il sostegno alle foreste ha un ruolo chiave nello sviluppo del territorio. I boschi sono la componente principale del benessere del territorio e solamente se sono oggetto di cure costanti e attente è possibile migliorare lo stato di salute dell’ambiente, il territorio stesso e l’aria che noi tutti respiriamo.

Ecco come la cura degli alberi può fare la differenza

Come ben sapete, gli alberi trasformano l’anidride carbonica in ossigeno, preservano e migliorano la biodiversità del territorio e rappresentano una risorsa di valore inestimabile per la razza umana. Le foreste ospitano e regalano frutta, selvaggina, funghi e altre risorse naturali rinnovabili. Rappresentano un polmone verde per l’Europa intera e per il resto del mondo, e assicurano acqua e aria pulite.

I benefici che offrono i boschi sono tanti, ma ottenerli richiede che queste aree siano gestite con molta cura. Nello specifico, gli obiettivi devono essere quelli di mantenere la biodiversità, la produttività, la capacità di far ricrescere e rigenerare alberi e arbusti con il tempo e, in generale, raggiungere un buon equilibrio con gli altri ecosistemi. Il raggiungimento di questi traguardi richiede un impegno particolare e l’utilizzo di metodi specifici.

Il miglior metodo per ottenere risultati validi con la silvicoltura

L’approccio migliore alla silvicoltura è quello sostenibile. Le stesse istituzioni UE hanno diverse volte sottolineato come sia importante promuovere la silvicoltura con un metodo sostenibile per la crescita delle foreste europee. A fronte della presentazione di diversi documenti e progetti, molte istituzioni hanno offerto molti finanziamenti ai silvicoltori che si impegnano a utilizzare questo metodo nelle loro foreste. Ma cosa significa esattamente “silvicoltura sostenibile”?

Si tratta di un processo di cura, mantenimento e sviluppo del bosco, che punta a utilizzare le risorse offerte (legname, funghi, frutti e vegetazione in generale) senza minare i benefici e i vantaggi che la società può trarne a lungo termine. Il futuro della silvicoltura è molto diverso dallo sfruttamento intensivo che, fino a poco tempo fa, ha completamente distrutto le risorse delle foreste per darle a pascoli, allevamenti di bestiame o coltivazioni agricole.

La soluzione per promuovere lo sviluppo rurale e i correlati vantaggi

Attraverso una coltivazione attenta e sostenibile è possibile promuovere lo sviluppo del bosco nel breve e nel lungo termine. Le sue risorse consentiranno di raccogliere legname e altri frutti, di proteggere paesi e cittadine da fenomeni franosi. Favorire lo sviluppo del bosco con la giusta coltivazione significa anche far sopravvivere gli ecosistemi naturali e lottare contro l’inquinamento con il rilascio costante di ossigeno nell’aria.

Un esempio concreto di silvicoltura sostenibile

Per fare un esempio utile a comprendere quali sono le migliori soluzioni in questo ambito, immaginate di iniziare a curare un bosco. Quando sarà il momento di recuperarne le risorse, non dovrete tagliare il legname in una soluzione unica. Sarà meglio tagliarne un certo quantitativo all’anno, lasciando che almeno la metà degli alberi continui a crescere forte e sana, e mantenendo così l’integrità di tutta la foresta.

In altre parole, il lavoro di silvicoltura nella foresta va pianificato intelligentemente. Una parte si può dedicare alla produzione di legname, preservando il ciclo di imboschimento, taglio e raccolta. Un’altra parte, invece, è possibile riservarla alla protezione di ecosistemi o al miglioramento dell’assetto idrogeologico della zona e così via.

Come pianificare al meglio le attività di silvicoltura

I progetti di silvicoltura sostenibile di un bosco variano a seconda di differenti fattori legati alla terra dove si trovano gli alberi da curare e tenere sotto controllo. Il primo passo, quando si pianifica e si studiano le fasi d’azione, consiste dunque nell’analisi del territorio. Si dovrà osservare da vicino la foresta, facendo un inventario del legname presente, delle specie selvatiche di flora e della fauna e dei bacini idrografici.

Il secondo passaggio è decidere cosa raccogliere dalla foresta e, soprattutto, in quali quantità. Come anticipato, infatti, la raccolta di legname va effettuata senza distruggere in modo permanente le risorse del bosco. È necessario fare un programma molto attento e preciso.

Si possono quindi potare gli alberi piuttosto che abbatterli oppure abbattere gli alberi più vecchi, lasciando crescere i nuovi o i più giovani. Si potranno piantare altre specie arboree in modo diradato per migliorare la crescita e, infine, piantare dei nuovi alberi per dare maggiore vigore all’ecosistema forestale.

Le altre operazioni da eseguire

Il terzo passo è occuparsi della combustione controllata per favorire il processo di rigenerazione naturale delle foreste. Il quarto passaggio è il monitoraggio della salute e della crescita del bosco. Il quinto e ultimo passo è lavorare fianco a fianco con tutte le comunità locali per preservare quello che è il valore delle aree boschive della zona.

combustione controllata silvicoltura

Le funzioni delle foreste e la silvicoltura

L’UE ha sostenuto che il modo migliore di procedere, quando si tratta di silvicoltura, è quello di avere un approccio sostenibile che tenga conto del ruolo multifunzionale proprio di ogni bosco. Finora, nel nostro Paese, la silvicoltura sostenibile ha conosciuto uno sviluppo più lento rispetto ad altri Stati europei.

In Italia, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, solamente il 15,7% delle foreste viene sottoposto a pianificazione per assicurare uno sviluppo per quanto possibile sostenibile. Soltanto il 9% ha ottenuto il certificato internazionale di sostenibilità del suo sviluppo.

Nonostante questo, i silvicoltori del nostro Paese sottolineano l’importanza di avere un approccio di cura volto ad incentivare lo sviluppo e la crescita della molteplicità di risorse ottenibili dal bosco.

La silvicoltura e lo sviluppo rurale

In Europa, molte aree ricoperte da boschi e foreste sono state disboscate e sono state trasformate in terreni da pascolo, da allevamento intensivo o per l’agricoltura. Molte terre disboscate, e poi adibite a coltivazioni, sono state con il tempo abbandonate, dando vita in tal modo a un fenomeno di esodo rurale o di abbandono delle campagne. Oggi, in Europa, il disboscamento e la deforestazione hanno fortunatamente subito un arresto.

Il nuovo futuro è quello della gestione forestale sostenibile, che vuole creare un equilibrio migliore tra lo sfruttamento delle risorse naturali e il mantenimento di tutto l’ecosistema boschivo. Il problema rimane questo: come gestire le zone rurali e sfruttare quelle risorse tanto importanti per il nostro ecosistema? La risposta la possiamo trovare all’interno degli investimenti per il settore forestale.

I fondi disponibili e le nostre conclusioni

In particolare, è utile sapere che l’UE ha messo a disposizione un fondo di sviluppo rurale. Si tratta di un sostegno finanziario rivolto a tutti i proprietari terrieri, specialmente quelli di foreste, e alle cooperative affinché si dedichino alla riforestazione o silvicoltura con un metodo sostenibile.

Il mantenimento delle foreste e la riforestazione dei terreni disboscati combattono in modo diretto l’abbandono rurale e contribuiscono allo sviluppo di territori che altrimenti cadrebbero in disuso completo.

Dedicandosi alla silvicoltura seguendo i consigli ed i principi della sostenibilità, è possibile svolgere anche una serie di servizi pubblici come il mantenimento di risorse idriche, la conservazione della biodiversità, la gestione dei paesaggi e la protezione del territorio contro le catastrofi naturali. In pratica, lo sviluppo rurale deriva da un progetto intelligente e capace di garantire numerosi vantaggi.

I prodotti consigliati per la silvicoltura

Se volete dedicarvi in modo serio alla coltivazione e alla cura di una foresta, non potete fare a meno di avere i giusti prodotti. Sicuramente, se non siete nuovi di questo settore, saprete bene che non è facile arrivare a un buon risultato nell’imboschimento di un’area rurale o boschiva. Noi vi consigliamo di utilizzare in particolare gli shelter Tubex, prodotti brevettati e frutto di anni e anni di ricerche scientifiche nel settore della silvicoltura e non solo.

I modelli a disposizione sono diversi. Quello da tenere più in considerazione quando si tratta di silvicoltura è certamente il Tubex Ventex. Questa è una protezione tubolare con un sistema di aerazione brevettato, pensata per le piante giovani. È capace di creare un microclima che migliora la crescita degli alberi, favorendone lo sviluppo in altezza e anche nel diametro, garantendo così un aumento della biomassa.

Tubex produce anche altri modelli di shelter, ovvero sistemi protettivi che sono utilissimi nei progetti di rimboschimento per migliorare l’attecchimento e la crescita degli alberi.