Il clima perfetto per la crescita dei giovani alberi

21 Giu 2024 | Redazione Tubex |

Oggi parliamo di clima e, più nello specifico, di quello di cui hanno bisogno i piccoli fusti per crescere al meglio. Il ritmo di crescita dei giovani alberi dipende da tanti fattori come la temperatura, l’umidità, la luce, le caratteristiche del terreno e l’esposizione ai venti e agli agenti atmosferici. Entriamo subito nel dettaglio e andiamo a vedere come possono rivelarsi utili i sistemi di protezione delle giovani piante Tubex.

Il principale rischio da non sottovalutare e le relative accortezze

Sicuramente, le condizioni meteorologiche e la temperatura dell’ambiente sono i fattori fondamentali, soprattutto in questi ultimi anni che il clima sta vivendo drastici cambiamenti. Nell’ultimo decennio, le temperature sono aumentate in tutto il mondo e hanno determinato l’accelerazione della crescita dei giovani alberi. Se questo a prima vista sembra un vantaggio, in verità non è affatto così. Infatti, i nuovi alberi crescono effettivamente più in fretta, ma muoiono prima.

Pertanto, se siete interessati alla silvicoltura, alla frutticoltura o all’agricoltura, probabilmente vi sorge spontanea una domanda: qual è, attualmente, il clima perfetto per garantire e ottimizzare la crescita dei giovani alberi?

In questa guida vogliamo fornirvi tutte le informazioni e i dettagli indispensabili se volete far crescere bene i giovani alberi e avvalervi della migliore protezione delle giovani piante. Nello specifico, vedremo qual è il clima migliore e la temperatura adeguata in base alla tipologia di albero. Vedremo inoltre come è possibile favorire lo sviluppo dei fusti creando il perfetto microclima.

La crescita dei giovani alberi è sinonimo di soddisfazione, ma anche di tanta attenzione

I silvicoltori, gli agricoltori e i frutticoltori sono veramente soddisfatti solo quando vedono realizzato il progetto di cura e sviluppo di un bosco o una foresta, o comunque dei propri alberi e delle piante del loro orto o giardino. Quindi sono felici quando vedono che alberi e piante crescono in fretta e nel modo migliore. In queste situazioni, possono infatti ammirare i frutti di un lavoro portato avanti con tanta fatica.

La velocità di crescita degli alberi nei boschi e nelle foreste è data, in primis, da un fattore genetico e intrinseco legato alla specie degli alberi. In secondo luogo, dipende dal clima della zona in cui la pianta viene messa a dimora. Il fattore chiave in un progetto di rimboschimento, o più in generale di cura degli alberi, è l’attenzione alle condizioni atmosferiche e climatiche in cui la pianta cresce, e quindi anche la giusta protezione delle giovani piante.

Il clima migliore per lo sviluppo dei giovani alberi

Ogni albero appena piantato richiede una temperatura e un clima specifico per crescere sano e forte e avere una vita lunga. Ci sono specie che sono molto sensibili alle temperature fredde e necessitano di un clima temperato o addirittura molto caldo. D’altra parte, ce ne sono anche altre che crescono soltanto a temperature rigide. La vera sfida è dunque conoscere le esigenze della specie, rispettarle e soddisfarle appieno, nonché ottimizzare le condizioni climatiche richieste dal vostro albero per farlo crescere bene.

A questo proposito, è utile sapere che l’area più vulnerabile dell’albero giovane è quella che si trova più vicina al tronco. Pertanto, il microclima che si crea in questa zona ha un effetto importantissimo sul metabolismo e sull’andamento della crescita dell’albero, ma anche sul tasso di traspirazione e il bilancio energetico relativo alle foglie. In altre parole, si devono tenere sotto controllo e ottimizzare il clima e il microclima all’interno dei quali gli alberi crescono.

Come possiamo aiutare i giovani alberi a crescere come si deve?

Il principale modo per avvalersi della migliore protezione delle giovani piante, e quindi aiutare gli alberi giovani a crescere, è raggiungere un difficile e importante equilibrio tra la fotosintesi, la traspirazione e la respirazione. Questo obiettivo, tuttavia, è ottenibile solo utilizzando supporti tecnici in grado di creare un microclima stabile intorno all’albero. Quando la fase di sviluppo dell’albero è seguita con elevata attenzione, l’equilibrio viene raggiunto e anche la durata di vita di quella pianta aumenterà sensibilmente. In questo, però, dobbiamo ricordare che non tutti gli alberi necessitano dello stesso clima e microclima.

crescita delle piante

Un clima perfetto per ogni albero

Ciascun albero ha una condizione climatica specifica che, se presente, consente ad esso di crescere bene sin da giovane. Per fare chiarezza su questo concetto, possiamo nominare ad esempio l’acacia, una specie diffusa nelle zone tropicali dell’America Centrale e del Sud e dell’Africa meridionale.

Questa è una pianta che necessita di un clima molto caldo ma senza eccessi. È molto sensibile e vulnerabile alle temperature fredde e la sua prima fioritura avviene a marzo. Anche una singola gelata può mettere in difficoltà la crescita e la fioritura dell’acacia. In quanto alla posizione e all’esposizione, è utile sapere che l’acacia deve essere messa a dimora in un luogo riparato dai venti e sotto il sole.

D’altra parte, possiamo fare anche un altro esempio: l’acero riccio. Esso raggiunge un’altezza di 25 metri e si presenta come una pianta le cui necessità climatiche sono nettamente diverse da quelle che abbiamo appena visto. Infatti, si trova soprattutto in Europa e per la crescita necessita di un clima continentale e di temperature fredde. L’esposizione ideale è al sole, ma cresce bene in altezza anche all’ombra. Tollera il vento e gli altri agenti atmosferici e ha bisogno di un buon grado di umidità.

Altri esempi da considerare

Un altro albero, la Paulownia, nel suo primo anno di vita può crescere anche di tre metri, ma solo se si trova nelle giuste condizioni climatiche. Cresce soprattutto in Europa e ha bisogno di un clima abbastanza caldo. Il gelo e i periodi di freddo lungo e intenso mettono a rischio la sua crescita e la relativa fioritura. Questo albero resiste abbastanza bene a ondate di freddo brevi e passeggere. Un’altra pianta che possiamo prendere in considerazione, per capire come funziona la protezione delle giovani piante e il processo di crescita dei giovani alberi, è la quercia rossa.

Si tratta di una specie diversa rispetto alle querce nostrane. Infatti, queste ultime tendono ad avere un accrescimento lento, ma una longevità straordinaria. La quercia rossa è chiamata “albero a crescita rapida”. Si trova soprattutto nelle aree dell’America settentrionale e negli Stati del Nord Europa. Arriva fino a 30 metri di altezza e il suo tronco può raggiungere un diametro di misura notevole. Tollera benissimo i climi freddi e preferisce una posizione soleggiata. Nelle zone più calde, invece, si consiglia un’area per metà sotto il sole e per l’altra metà all’ombra.

Infine, possiamo considerare un’altra specie, molto apprezzata dai silvicoltori e spesso utilizzata nei rimboschimenti. Si tratta del tiglio, un albero molto imponente che non cresce molto facilmente e che non raggiunge altezze maestose. In Europa la specie di tiglio più diffusa è la Tilia platyphyllos. Questa è una pianta che resiste ad altissime temperature e anche alla siccità, ma deve essere protetta dalle ondate di gelo.

L’importanza del clima nel primo anno di vita

Insomma, come avrete compreso, ogni albero è diverso e le sue necessità per quanto riguarda il clima possono essere nettamente differenti. Ecco perché è fondamentale conoscere le caratteristiche della pianta che si sceglie di innestare o di mettere a dimora. A seconda della specie di albero o arbusto, i consigli da seguire per promuovere la crescita dei giovani alberi e le cure da implementare cambiano.

Il primo anno di vita della pianta, che in molte specie è il periodo in cui si riscontra la maggiore crescita, è decisamente il più importante. Quindi è opportuno tenere sotto controllo lo sviluppo fin dalla semina o dal trapianto del piccolo fusto, occupandosi di offrire all’albero i migliori sistemi di protezione delle giovani piante.

I prodotti per la protezione del giovane fusto e per la regolazione del microclima

Se volete superare definitivamente l’ostacolo degli sbalzi di temperatura e, allo stesso tempo, le conseguenze di una temperatura troppo elevata, gli shelter Tubex si presentano come la soluzione più ottimale. Abbiamo a che fare con protezioni tubolari ideate a seguito di anni di studi scientifici, in grado di creare un microclima perfetto per ogni albero e a favore della crescita dei giovani alberi. Grazie a questi prodotti, l’attecchimento iniziale della pianta risulta più facile e il tasso di sopravvivenza migliora notevolmente rispetto agli alberi cresciuti senza un’adeguata protezione.

Le peculiarità delle protezioni Tubex

L’uso di questo dispositivo consente di piantare alberi più piccoli, permettendo loro di resistere meglio al clima esterno e ai danni provocati dagli agenti atmosferici. Li ripara dal vento e dagli attacchi dei roditori. Questa protezione è ottima per favorire lo sviluppo e la crescita dei giovani alberi, proprio grazie al microclima che si crea al suo interno.

Essa migliora il tasso d’umidità, riducendo lo stress idrico e aiutando gli alberi a crescere anche in presenza di siccità. In pratica, non solo cresceranno meglio, ma avranno anche radici più forti. È stato riscontrato più volte che le piante protette con gli shelter Tubex presentano tutte una biomassa più ampia e consistente. Queste protezioni tubolari sono studiate per non intaccare l’aumento del diametro del fusto. Infatti, hanno una struttura avvolgibile o chiusa, rispettivamente studiate per srotolarsi o rompersi in funzione della crescita dell’albero.

La crescita dei giovani alberi: le nostre conclusioni

In base a quello che abbiamo detto in questa breve guida, è chiaro che quando si tratta di alberi è fondamentale informarsi sulle specifiche caratteristiche degli stessi, nonché soddisfarne e rispettarne le esigenze. Si consiglia dunque la messa a dimora nei periodi più adatti e l’imminente uso di protezioni apposite come quelle offerte da Tubex.

Un albero piantato in un’area con il giusto clima e la temperatura adeguata ha l’occasione di crescere meglio sin dai primi anni di vita e di mostrare il massimo del suo potenziale. Queste opportunità vengono ottimizzate dalle cure, dalle attenzioni offerte allo stesso e dalla corretta protezione delle giovani piante. Pertanto, non esitate a fare del vostro meglio a riguardo. Vi aspettiamo per fornirvi ulteriori informazioni sui prodotti Tubex a favore della crescita dei giovani alberi e non solo.

 


28 Gen 2021 | Redazione Tubex |

La mimosa è una pianta estremamente delicata. Utilizzata tipicamente in qualità di ornamento, essa è associata alla Festa della Donna e viene regalata alle donne proprio in occasione delle celebrazioni dell’8 marzo. La fioritura della pianta avviene in genere prima dell’inizio della primavera, sfoggiando delicate e profumate efflorescenze di colore giallo. Per avere dei bei fiori, dobbiamo però curare l’albero della mimosa nel modo giusto. Quali sono le indicazioni da seguire? Quali sono i passaggi da prendere in considerazione? Entriamo subito nel dettaglio.

La messa a dimora della mimosa

Solitamente questa pianta fiorisce tra marzo e maggio, e la messa a dimora dell’albero va eseguita in autunno o durante l’inverno, proprio come si fa per molti alberi. Per curare l’albero della mimosa correttamente non dimenticate che questa pianta può essere coltivata sia in aree temperate che in zone mediterranee. Se deciderete di piantare i semi e non la talea o un giovane albero, potrete mettere i semi a dimora anche nei terreni presso le aree lacustri.

La scelta della collocazione della pianta

Per curare l’albero della mimosa nel modo migliore è utile sapere che la messa a dimora dovrà avvenire tenendo conto delle caratteristiche specifiche del vegetale. La mimosa ama il sole, il che comporterà la necessità di collocare il vegetale in punti ben esposti all’irraggiamento solare. Si tenga presente, però, che andranno evitati i punti esposti eccessivamente al passaggio del vento: meglio optare per una posizione riparata.

Una volta scelto il punto ideale, potrete procedere alla messa a dimora. Per quanto riguarda i semi potrà bastare una buca poco profonda, il cui diametro non dovrà superare i 60 centimetri. Questa sarà una misura sufficiente per far sì che il fusto della pianta cresca in totale libertà.

Curare l’albero della mimosa: la crescita della pianta

Affinché la pianta cresca rigogliosa, è utile usare un terriccio arricchito per due terzi di letame compostato o altri concimi adatti. Il discorso è diverso per i terreni calcarei, sui quali andrà aggiunta della torba per rendere la superficie più acida. La buca per la messa a dimora potrà anche ospitare un po’ di cornunghia (fertilizzante di origine animale), nonché uno strato di terreno combinato con argilla. Queste soluzioni permetteranno di far crescere la pianta molto più rigogliosa.

Per curare l’albero della mimosa bisognerà chiaramente irrorare il terreno abbondantemente subito dopo la messa a dimora. Per un’ottimale crescita in vaso, si consiglia di utilizzare vasi alti e larghi almeno 50 centimetri, in modo tale da consentire alla pianta di crescere senza impedimenti.

Curare l'albero della mimosa | Tubex Italia

Altri suggerimenti per chi vuole curare l’albero della mimosa correttamente

Curare l’albero della mimosa significa anche proteggerlo dal freddo, dalle erbe infestanti e dall’attacco di alcuni animali. Questa protezione può essere eseguita usando insetticidi naturali e delle protezioni tubolari come quelle proposte da Tubex, perfette per avvolgere e proteggere il tronco. Gli shelter Tubex potranno altresì favorire l’attecchimento del giovane albero e promuoverne il corretto sviluppo. Ora che siete a conoscenza delle basi per curare l’albero della mimosa nel modo migliore, non vi resta altro che mettervi al lavoro!


30 Nov 2020 | Redazione Tubex |

La protezione dei giovani alberi è molto importante durante tutto l’anno. Infatti, oltre a proteggerli dal freddo, dovremmo proteggerli anche dagli eventuali attacchi degli animali e delle erbe infestanti. Dovrebbero altresì essere protetti dagli eventi climatici, come pioggia e vento, e dall’azione invasiva delle erbe infestanti e degli agenti chimici che possono essere usati come pesticidi.

In altre parole, i giovani alberi sono delicati. Rischiano molto soprattutto dopo la messa a dimora: tutti questi fattori esterni possono comprometterne l’attecchimento e il successivo sviluppo. Non a caso, il tasso di sopravvivenza dei giovani alberi dopo la messa a dimora si presenta spesso molto basso. Come possiamo risolvere il problema?

La soluzione per la protezione dei giovani alberi in inverno e non solo

Gli shelter Tubex si presentano come la scelta ideale per tutti coloro che hanno intenzione di proteggere dei piccoli alberi, in particolare dopo la messa a dimora. I prodotti più indicati in questo caso sono i Tubex Fruitwrap, gli Special Forestry e i Tubex Ventex. Andiamo a conoscere alcune delle caratteristiche principali di queste protezioni.

Fruitwrap

Questi shelter si presentano come protezioni pensate specificatamente per gli alberi da frutto. Sono spirali apribili, resistenti e leggere, nonché rigide al punto giusto. Si propongono come un valido alleato per chi si occupa di frutticoltura.

Special Forestry

Gli Special Forestry sono un’altra valida soluzione per la protezione dei giovani alberi e si rivelano una scelta ottimale anche per gli arbusti. Questo prodotto è consigliato altresì a coloro che si occupano di progetti di rimboschimento di alcune aree boschive e di selvicoltura in generale.

Ventex

I Tubex Ventex sono shelter dotati di uno speciale sistema di ventilazione brevettato. Per sviluppare questa soluzione per la protezione dei giovani alberi ci sono voluti anni di intense ricerche. Ad oggi, questa soluzione è la più indicata per chi vuole proteggerli e, al contempo, favorirne ancor più lo sviluppo grazie alla creazione di un perfetto microclima.

La protezione dei giovani alberi in inverno | Tubex Italia

Cosa accomuna questi prodotti?

Queste protezioni per giovani alberi sono realizzate con materiali ecocompatibili e tutte quante si aprono in funzione della crescita del tronco. Perciò, non lo bloccano né comprimono. Al contrario, lo avvolgono sapientemente e si rompono al momento giusto, senza creare problemi per la pianta e per l’ambiente circostante.

Ognuna delle soluzioni indicate propone la creazione di un particolare microclima, potenziato (come nel caso dei Tubex Ventex) e non, che favorisce l’attecchimento e lo sviluppo del vegetale. All’interno della protezione tubolare si crea quindi il clima giusto, con un livello di umidità e una temperatura favorevole alla crescita della pianta.

Cos’altro dovreste sapere sulle protezioni proposte da Tubex?

Il sistema di ventilazione dei Tubex Ventex è in grado di garantire altresì un’equilibrata produzione di CO2. In generale, è stato riscontrato più volte che gli shelter Tubex permettono alla pianta di rafforzarsi e irrobustirsi in maniera eccellente. Il loro fusto può crescere di più e più velocemente rispetto a quello delle piante non dotate di questo tipo di protezione. Insomma, questi shelter si presentano come un’ottima protezione dei giovani alberi durante l’inverno. Non esitate a metterli alla prova!

 


23 Nov 2020 | Redazione Tubex |

Sono molte le persone che si chiedono perché piantare gli alberi in inverno. In fondo si tratta di una stagione fredda ed è facile pensare che i relativi eventi atmosferici potrebbero mettere a rischio l’attecchimento delle piante. Nonostante questo, dall’inizio dell’autunno alla fine dell’inverno si mettono a dimora in particolare gli alberi da frutto. Andiamo a scoprire perché e anche molto altro…

Anche se è freddo, è il momento giusto

Piantare gli alberi in inverno è una pratica comune soprattutto, come anticipato, per gli alberi da frutto. Ci sono tante ragioni che portano gli esperti a fare questa scelta. Una di queste è la seguente: in questo periodo, le piante sono in riposo vegetativo, nonché prive di foglie. Questo le rende sicuramente molto più facili da maneggiare.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare che in questi mesi il terreno è umido e più morbido, e non secco e duro come in estate e in gran parte della primavera. Al contrario di quanto si possa pensare, questo comporterà un migliore attecchimento, proprio perché il terreno si compatterà facilmente intorno all’apparato radicale. In seguito, sarà la pioggia a fare il resto, provvedendo al corretto approvvigionamento idrico del vegetale.

In sostanza, l’albero da frutto si troverà in condizioni favorevoli al suo sviluppo e avrà tutto il tempo per “sistemarsi” e per prepararsi all’arrivo della bella stagione. Quando le temperature si alzeranno, potrà mostrare tutta la sua capacità vegetativa, cominciando a riempirsi di foglie e, successivamente, anche di fiori.

Perché piantare gli alberi in inverno? | Tubex Italia

Piantare gli alberi in inverno: non solo quelli da frutto

Naturalmente, ci sono tantissimi alberi che possono essere piantati durante la stagione fredda, in particolare quelli a radici nuda, ovvero senza “pane” (zolla) di terra. Gli alberi in vaso, invece, in genere hanno già le radici completamente formate. La maggior parte delle volte, questo consente di poter eseguire la messa a dimora praticamente durante tutto l’anno. Ad ogni modo, prediligere i periodi di riposo vegetativo è sempre la scelta più ottimale.

Alcune raccomandazioni per chi decide di piantare gli alberi in inverno

Prima di piantare gli alberi in inverno, è comunque importante assicurarsi di non avere a che fare con una pianta che soffre parecchio il freddo. Ad esempio, ci sono tantissimi alberi esotici e tropicali che prediligono la messa a dimora in primavera, pur se in possesso di un apparato radicale completamente formato.

A parte questo, anche quando si ha la certezza di avere la pianta adatta alla messa a dimora durante l’inverno, è consigliabile proteggere adeguatamente la stessa. Per molte piante è possibile utilizzare appositi teli che vanno ad evitare il congelamento del terreno e, successivamente, un danneggiamento delle radici. Per quanto riguarda gli alberi e gli arbusti, vi suggeriamo di provare gli shelter Tubex.

Queste protezioni tubolari tengono la giovane pianta alla larga dagli attacchi degli animali e al sicuro dalle erbe infestanti e dagli eventi climatici avversi. In più, favoriscono l’attecchimento e promuovono un migliore sviluppo del vegetale, grazie al microclima che si crea al loro interno. Chiaramente, sono eco-friendly e si allargano o rompono in funzione della crescita della pianta. Perciò, sono proprio degli ottimi alleati per chi vuole piantare gli alberi in inverno. Provare per credere!


15 Gen 2020 | Redazione Tubex |

Tubex è un’azienda che da anni si occupa della realizzazione di protezioni per piante. Sempre all’avanguardia nel suo settore, questa realtà ha sviluppato e prodotto, fin dagli inizi degli anni Ottanta, diverse tipologie di shelter. Si è specializzata poi in diversi ambiti, con l’intento di soddisfare i bisogni dei propri clienti.

Se lavorate nel settore della paesaggistica, dell’agricoltura, della silvicoltura, della frutticoltura e della viticoltura, o se semplicemente avete il cosiddetto pollice verde, di certo potrete trovare molto utili queste interessanti e funzionali protezioni per piante. Con questi presupposti, oggi vi spieghiamo nel dettaglio perché dovreste usare i prodotti Tubex.

Cosa sono i prodotti Tubex?

Come anticipato, i prodotti Tubex sono shelter per piante. Sono dotati di una struttura tubolare e costruiti al fine di proteggere i giovani alberi e gli arbusti da erbe infestanti ed animali. Garantiscono inoltre un’ottima protezione per quanto riguarda gli agenti atmosferici e l’azione di sostanze chimiche contenute ad esempio all’interno di alcuni erbicidi. Gli shelter Tubex permettono alla pianta di crescere nella maniera più adeguata.

Realizzati in polipropilene e pigmenti inorganici, e arricchiti con uno stabilizzatore per i raggi UV, questi prodotti sono biocompatibili e non inquinanti per l’ambiente. Consentono persino di risparmiare su acqua ed energia elettrica, proprio grazie al microclima che riescono a creare intorno alla pianta. Si installano facilmente e si rompono da soli nel momento in cui non sono più utili per la pianta che è ormai cresciuta.

In quali settori è consigliabile usare i prodotti Tubex?

Grazie ad un’equipe di professionisti provenienti da vari settori (dall’agricoltura all’agronomia, dall’orticultura alla forestale) sono stati creati degli shelter adatti a diversi contesti e situazioni. Queste protezioni, infatti, sono utili per chi coltiva gli alberi da frutto e per chi opera nell’ambito paesaggistico.

Sono ottimi inoltre per proteggere le viti e, più in generale, tutti i tipi di giovani alberi e arbusti. Sono prodotti caratterizzati da una grande qualità e accompagnati dalla certificazione ISO9001:2015, che ad oggi si rivelano perfetti per promuovere un più rapido attecchimento e un migliore sviluppo delle varie specie.

Quali sono i benefici per le piante?

I prodotti Tubex sono utili per diverse motivazioni. Come anticipato, in primo luogo assicurano una valida protezione per le piante contro le varie problematiche che potrebbero insorgere a causa dell’uso di erbicidi o dall’azione di animali ed erbe infestanti. In più, favoriscono il processo di crescita della pianta in maniera eccellente. Non a caso, è stato riscontrato che la biomassa delle piante protette con gli shelter Tubex è superiore rispetto a quella delle piante che non utilizzano questo tipo di protezione.

Le nostre conclusioni

Come avete potuto notare, i motivi per scegliere questi prodotti di certo non mancano e i vantaggi sono a dir poco numerosi. Tra l’altro, grazie anche ai diversi modelli esistenti, è possibile avvalersi di soluzioni adatte a tutti i tipi di alberi e a tutti i tipi di contesti.

Pensate che gli shelter Tubex possano fare al caso vostro? Se avete risposto sì, potrete contare sul nostro supporto. Non esitate a contattarci!


23 Ott 2019 | Redazione Tubex |

L’autunno segna la fine del periodo più impegnativo per chi deve prendersi cura del proprio giardino. Nei mesi autunnali, però, ci sono comunque moltissimi lavori di giardinaggio da svolgere, soprattutto per preparare le piante alla stagione fredda. Con questi presupposti, andiamo a vedere quali sono i consigli per chi si occupa di giardinaggio in autunno.

I lavori di giardinaggio nel periodo autunnale: l’organizzazione

La prima cosa da fare alla fine dell’estate è identificare le piante che soffrono maggiormente il freddo e iniziare subito a pensare al miglior modo per proteggerle durante l’inverno. In molti casi è necessario organizzarsi per tempo, in quanto potrebbe essere opportuno fare degli spostamenti all’interno del giardino. Potrebbe inoltre essere necessario comprare teli protettivi e/o piccole serre.

I suggerimenti da considerare

Voi che vi occupate di giardinaggio in autunno dovreste sapere che le piante in vaso andrebbero spostate in una zona più riparata o al chiuso. Quelle interrate, invece, andrebbero coperte con dei teli in Tessuto Non Tessuto, in modo da lasciarle esposte alla luce del sole proteggendole però dall’aria fredda. Quando inizierà l’inverno, sarà doveroso munirsi di teli antigelo. Questi dovranno essere sistemati in maniera tale da non appoggiarsi direttamente sulla pianta, così da poterla proteggere al meglio dalle gelate.

L’autunno è il momento migliore per preparare il terreno per le future colture. Se quindi avete un orto, dovreste provvedere ad una prima vangatura. Questa andrà eseguita dopo aver rimosso i residui delle piante stagionali che hanno dato i loro frutti durante l’estate.

Le piante, i fiori e gli alberi

Se avete un’aiuola fiorita o una parte del giardino dedicata ai fiori, ricordate che moltissimi fiori sono stagionali. Perciò, dopo la fioritura estiva, vanno sostituiti con piante più resistenti al freddo. Pertanto, alle vostre attività di giardinaggio in autunno, potrete aggiungere qualche cambiamento. In alternativa potreste iniziare ad interrare i bulbi che germoglieranno la prossima primavera. Non dimenticate che alcuni alberi da frutto si possono mettere a dimora proprio in autunno. Quindi potrete pensarci e fare qualche nuovo acquisto.

La potatura delle piante e la cura del giardino

I mesi autunnali si presentano inoltre come il momento migliore per potare piante, cespugli, siepi ed alberi. In molte situazioni è utile procedere ad una pulizia di tutte le piante del giardino: bisognerà eliminare i rami in eccesso o quelli secchi dagli alberi, oltre che le foglie secche e le erbacce dal terreno.

Il periodo di crescita delle piante è “finito”, nel senso che in questi mesi le piante si fermano o crescono molto lentamente. Per cui potrete dare ad alberi, arbusti e siepi la forma definitiva che manterranno fino alla primavera, quando cominceranno a crescere i nuovi rami.

Ulteriori consigli per la protezione delle piante

Infine, oltre alla protezione con teli, non dimenticate che per i giovani alberi ed arbusti possono rivelarsi ottimi gli shelter Tubex. Queste protezioni tubolari favoriscono la crescita del fusto e lo proteggono dal freddo, dal vento, dagli animali e da numerose situazioni avverse tipiche dell’autunno e dell’inverno. Potrete trovare ulteriori informazioni direttamente su questo sito web.

 


17 Giu 2019 | Redazione Tubex |

Desiderate arricchire il vostro giardino, il vostro vivaio o la vostra azienda agricola con un nuovo tipo di albero da frutto? Se avete risposto di sì, sappiate che vale la pena di considerare il pesco, un albero magnifico sia dal punto di vista ornamentale che per quanto riguarda le qualità del suo raccolto.

Il Prunus persica

Originario dell’Asia Minore, l’albero di pesco o “Prunus persica” ama i climi caldi e i terreni sciolti e profondi. La pianta si caratterizza per un portamento eretto e una crescita rapida: in età adulta, è in grado di raggiungere un’altezza di 3-5 metri. I fiori, che sbocciano a cavallo tra febbraio e marzo, hanno 5 petali e una colorazione rosa più o meno intensa. I frutti, tondi e carnosi, si raccolgono da fine giugno a settembre in base alle varietà. Tra queste troviamo:

  • Pesco Redwing – produce frutti grossi, rossi e succosi dalla polpa bianca, la cui maturazione avviene a fine luglio;
  • Pesco Oriane – soprattutto nel mese di agosto, produce pesche schiacciate di colore giallo-rossastro e dalla profumata polpa gialla;
  • Pesco della vigna – produce frutti rossi e profumati dalla polpa bianco-rossastra, i quali maturano a settembre.

La fruttificazione avviene a due anni circa dalla messa a dimora.

fiori di pesco

Consigli utili per la messa a dimora del pesco

Il pesco, venduto a radice nuda sotto forma di mini-fusto o pollone, può essere piantato da ottobre ad aprile. Se non si riesce a piantare l’albero entro 8 giorni dall’acquisto, sarà importante riporlo in una zona d’ombra. Per la messa a dimora del pesco, si dovrà:

  • Tracciare un solco profondo 50-60 cm e largo 80-100 cm, perfetto per favorire l’assestamento della terra;
  • Porre sul fondo della buca di impianto 2 manciate di cornunghia e riempirla per metà con della terra perfezionata con terriccio da piantagione e letame composto;
  • Rinfrescare e immergere le radici del pesco in una poltiglia di fango per garantirne una migliore ripresa;
  • Apporre un tutore all’albero per mantenerlo eretto e piantarlo assicurandovi che il colletto sia al livello del suolo;
  • Colmare la buca di impianto con la terra asportata nella fase di scavo;
  • Comprimere il terreno ai piedi della pianta, formare una conca e annaffiare per legare al meglio terra e radici.

La protezione del giovane albero

Per favorire un più rapido attecchimento e promuovere la corretta crescita dell’albero, potrete contare sulle protezioni shelter di Tubex. Con la loro struttura tubolare potranno proteggere il tronco da animali e da altri fattori che possono mettere in pericolo la salute del pesco. Inoltre, al loro interno si formerà un microclima perfetto per promuovere l’attecchimento e lo sviluppo della pianta.

Suggerimenti per la potatura e la cura del pesco

Per assicurare all’albero il rinnovamento dei rami fruttiferi e un portamento armonioso, potatelo rimuovendo i rami che si intersecano all’interno della sommità o quelli che fuoriescono dal profilo della pianta. Infine, al termine dell’inverno e a fioritura avvenuta, effettuate un trattamento di prevenzione alla poltiglia bordolese, in maniera da scongiurare l’insorgenza della bolla, malattia che causa un’alterazione del fogliame. In questo modo potrete proteggere il pesco correttamente e farlo crescere come si deve.

Lo shelter utilizzato andrà a rompersi o srotolarsi non appena il tronco avrà colmato la massima capacità della protezione stessa. Perciò, dopo aver protetto il pesco, permetterà ad esso di continuare a crescere in completa libertà.