Desiderate arricchire il vostro giardino, il vostro vivaio o la vostra azienda agricola con un nuovo tipo di albero da frutto? Se avete risposto di sì, sappiate che vale la pena di considerare il pesco, un albero magnifico sia dal punto di vista ornamentale che per quanto riguarda le qualità del suo raccolto.
Il Prunus persica
Originario dell’Asia Minore, l’albero di pesco o “Prunus persica” ama i climi caldi e i terreni sciolti e profondi. La pianta si caratterizza per un portamento eretto e una crescita rapida: in età adulta, è in grado di raggiungere un’altezza di 3-5 metri. I fiori, che sbocciano a cavallo tra febbraio e marzo, hanno 5 petali e una colorazione rosa più o meno intensa. I frutti, tondi e carnosi, si raccolgono da fine giugno a settembre in base alle varietà. Tra queste troviamo:
- Pesco Redwing – produce frutti grossi, rossi e succosi dalla polpa bianca, la cui maturazione avviene a fine luglio;
- Pesco Oriane – soprattutto nel mese di agosto, produce pesche schiacciate di colore giallo-rossastro e dalla profumata polpa gialla;
- Pesco della vigna – produce frutti rossi e profumati dalla polpa bianco-rossastra, i quali maturano a settembre.
La fruttificazione avviene a due anni circa dalla messa a dimora.
Consigli utili per la messa a dimora del pesco
Il pesco, venduto a radice nuda sotto forma di mini-fusto o pollone, può essere piantato da ottobre ad aprile. Se non si riesce a piantare l’albero entro 8 giorni dall’acquisto, sarà importante riporlo in una zona d’ombra. Per la messa a dimora del pesco, si dovrà:
- Tracciare un solco profondo 50-60 cm e largo 80-100 cm, perfetto per favorire l’assestamento della terra;
- Porre sul fondo della buca di impianto 2 manciate di cornunghia e riempirla per metà con della terra perfezionata con terriccio da piantagione e letame composto;
- Rinfrescare e immergere le radici del pesco in una poltiglia di fango per garantirne una migliore ripresa;
- Apporre un tutore all’albero per mantenerlo eretto e piantarlo assicurandovi che il colletto sia al livello del suolo;
- Colmare la buca di impianto con la terra asportata nella fase di scavo;
- Comprimere il terreno ai piedi della pianta, formare una conca e annaffiare per legare al meglio terra e radici.
La protezione del giovane albero
Per favorire un più rapido attecchimento e promuovere la corretta crescita dell’albero, potrete contare sulle protezioni shelter di Tubex. Con la loro struttura tubolare potranno proteggere il tronco da animali e da altri fattori che possono mettere in pericolo la salute del pesco. Inoltre, al loro interno si formerà un microclima perfetto per promuovere l’attecchimento e lo sviluppo della pianta.
Suggerimenti per la potatura e la cura del pesco
Per assicurare all’albero il rinnovamento dei rami fruttiferi e un portamento armonioso, potatelo rimuovendo i rami che si intersecano all’interno della sommità o quelli che fuoriescono dal profilo della pianta. Infine, al termine dell’inverno e a fioritura avvenuta, effettuate un trattamento di prevenzione alla poltiglia bordolese, in maniera da scongiurare l’insorgenza della bolla, malattia che causa un’alterazione del fogliame. In questo modo potrete proteggere il pesco correttamente e farlo crescere come si deve.
Lo shelter utilizzato andrà a rompersi o srotolarsi non appena il tronco avrà colmato la massima capacità della protezione stessa. Perciò, dopo aver protetto il pesco, permetterà ad esso di continuare a crescere in completa libertà.