
Quali sono gli alberi da piantare in autunno? Mettere a dimora degli alberi in questo periodo non è affatto una cattiva idea! Infatti, esistono alcuni alberi – anche da frutto – che possono essere messi a dimora in questa stagione. Qui di seguito vi proporremo una lista dei più indicati, tra i quali potrete scegliere quelli più adatti al vostro orto o giardino. Vedrete che non sarà difficile trovare la pianta ideale e in grado di soddisfare le vostre esigenze e preferenze.
Gli alberi da frutto da mettere a dimora
In autunno è possibile piantare l’albero delle arance. Questo genere di albero va piantato nelle stagioni più miti quali, per l’appunto, l’autunno. Così facendo, si potrà permettere alle radici di crescere in modo sano e di resistere poi al gelo invernale e al caldo torrido estivo dell’anno successivo. Con le giuste accortezze, produrrà delle ottime arance.
Il pesco
Oltre all’arancio, tra gli alberi da piantare in autunno troviamo il pesco. Anche qui, grazie alle sue miti temperature, l’autunno si rivela la stagione ideale. Con un giusto apporto di acqua, potrete veder crescere un pesco sano e forte. Se lo irrigherete costantemente, in particolare all’inizio della primavera, produrrà dei bellissimi fiorellini rosati e, negli anni successivi, dei gustosi frutti.
Il susino
L’albero delle susine è un’alternativa da non sottovalutare. Proprio come il pesco, potrà offrirvi dei fantastici fiori colorati e, infine, dei frutti prelibati che potrete cogliere e gustare a tempo debito. È consigliabile, però, piantarne due vicini in modo che avvenga l’impollinazione.
Alberi da piantare in autunno: non solo da frutto
Tra gli alberi da piantare in autunno troviamo anche l’acero. Questo genere di albero, di cui esistono varie specie, viene piantato nelle stagioni più miti. Questo consente ad esso di crescere robusto, forte e bello. In poco tempo sarà pronto a difendersi dalle temperature più fredde e, in seguito, anche da quelle più calde. Potrà essere piantato sia in un vaso capiente (solo per il periodo iniziale) che in un terreno carico di nutrimento.
Anche la quercia è perfetta per chi vuole piantare un albero in questo periodo. Questo albero ha la necessità di essere piantato quando le temperature non sono né rigide, né afose. È bene, perciò, optare proprio per l’autunno. Per far sì che cresca robusto e ben rigoglioso, è importante che vi ricordiate di innaffiarlo con costanza. Può essere tenuto per 3/4 mesi in un vaso grande, per poi essere trapiantato.
Le protezioni per i giovani alberi da piantare in autunno
Ora che sapete quali sono gli alberi da mettere a dimora in autunno, dovreste anche sapere come proteggerli al meglio durante i primi mesi di vita. Non siete d’accordo? Facendo così, potrete favorirne la crescita ed evitare che muoiano per colpa delle condizioni climatiche avverse. Ma come si fa a proteggere il sottile fusto o il piccolo tronco?
La soluzione ideale è affidarsi agli shelter Tubex: proteggono gli alberi da piantare in autunno (e non solo) e ne favoriscono la crescita. In base alla pianta scelta, potrete trovare la protezione migliore. Nel nostro blog troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno per salvaguardare il benessere dei vostri alberi e per farli crescere al meglio. Per sapere di più sugli shelter Tubex, cliccate QUI.

In natura ogni elemento ha la sua importanza e gli alberi da frutto sono i più diffusi sia nelle grandi coltivazioni che nei piccoli appezzamenti privati. Scegliere la varietà per il frutteto non è semplice. Tuttavia, per una buona riuscita in fatto di produzione e coltivazione, è indispensabile fare un’attenta selezione. Proprio per questo, oggi parliamo di come scegliere gli alberi per il frutteto.
Questa tipologia di alberi non viene utilizzata soltanto per avere un gustoso raccolto, ma anche per usi prettamente ornamentali. Infatti, questi alberi sono presenti anche sui tetti con giardino e ci sono molte grandi terrazze in tutta Italia che sono state adornate proprio con queste piante. Anche prima di introdurre gli alberi in questi ambienti è bene essere a conoscenza di vari aspetti generali, dalle tecniche di potatura fino ad arrivare alle malattie delle piante.
La stagionalità e la manutenzione degli alberi da frutto
I vari alberi da frutto si distinguono tra loro in base al “prodotto” generato, frutta da pasto o frutta secca, e a seconda del momento del raccolto. La stagionalità è uno dei primi punti da considerare quando si devono scegliere gli alberi per il frutteto. Bisogna quindi decidere quali frutti si vogliono raccogliere: ci sono quelli che maturano in tarda primavera, quelli estivi e quelli che nascono nelle altre stagioni.
Durante la scelta delle varietà è anche indispensabile tener presente un altro fattore, ovvero la manutenzione. Chi non è esperto o ha poco tempo a disposizione dovrebbe prediligere alberi che necessitano una minore manutenzione e garantiscono comunque un ottimo raccolto. In ogni caso sarà opportuno informarsi sulle relative tecniche di potatura, sui trattamenti e su tutte le attenzioni di cui necessita la pianta scelta.
Scegliere gli alberi per il frutteto in base allo spazio e al terreno a disposizione
Naturalmente, coloro che decidono di piantare un albero in vaso, per la terrazza o in un piccolo giardino, possono prediligere gli alberi nani. Ce ne sono di tutti i tipi, dal limone al pesco, dal ciliegio al melo. Se si ha la possibilità di piantare uno o più alberi a terra, un altro fattore da tenere presente è proprio il tipo di terreno. Infatti, ogni albero ha le sue esigenze. Ad esempio, il pesco ha bisogno di un terreno dove non si creino ristagni di acqua.
Per scegliere gli alberi per il frutteto bisognerà altresì considerare lo spazio a disposizione e l’entità dell’esposizione al sole. Ogni specie ha le sue esigenze e noi dobbiamo sceglierne una che possa star bene nelle condizioni che il nostro terreno può garantire.
Tante piante tutte da ammirare
Ovviamente, soprattutto quando si devono scegliere gli alberi per un frutteto privato, anche l’occhio vuole la sua parte. Pertanto, potrete considerare anche la bellezza del fogliame e dei fiori al culmine della loro fioritura. Il patrimonio naturale è ricco di varietà in grado di adattarsi alle più diverse esigenze agro-ambientali, sociali, culinarie e culturali. Perciò, sicuramente non avrete difficoltà e in breve tempo riuscirete a trovare le specie ideali per voi.
Scegliere gli alberi per il frutteto vuol dire anche munirsi di tutto il necessario per la coltivazione
Al momento dell’acquisto delle piante non dimenticate di munirvi subito di tutto il necessario per la loro messa a dimora, coltivazione, potatura e mantenimento. Vi consigliamo di scegliere gli alberi per il frutteto con attenzione e di fare lo stesso per concimi, accessori e prodotti vari. Selezionate anche una delle tipologie di shelter Tubex: proteggere i giovani alberi è importante, fin dalla messa a dimora.

Desiderate arricchire il vostro giardino, il vostro vivaio o la vostra azienda agricola con un nuovo tipo di albero da frutto? Se avete risposto di sì, sappiate che vale la pena di considerare il pesco, un albero magnifico sia dal punto di vista ornamentale che per quanto riguarda le qualità del suo raccolto.
Il Prunus persica
Originario dell’Asia Minore, l’albero di pesco o “Prunus persica” ama i climi caldi e i terreni sciolti e profondi. La pianta si caratterizza per un portamento eretto e una crescita rapida: in età adulta, è in grado di raggiungere un’altezza di 3-5 metri. I fiori, che sbocciano a cavallo tra febbraio e marzo, hanno 5 petali e una colorazione rosa più o meno intensa. I frutti, tondi e carnosi, si raccolgono da fine giugno a settembre in base alle varietà. Tra queste troviamo:
- Pesco Redwing – produce frutti grossi, rossi e succosi dalla polpa bianca, la cui maturazione avviene a fine luglio;
- Pesco Oriane – soprattutto nel mese di agosto, produce pesche schiacciate di colore giallo-rossastro e dalla profumata polpa gialla;
- Pesco della vigna – produce frutti rossi e profumati dalla polpa bianco-rossastra, i quali maturano a settembre.
La fruttificazione avviene a due anni circa dalla messa a dimora.
Consigli utili per la messa a dimora del pesco
Il pesco, venduto a radice nuda sotto forma di mini-fusto o pollone, può essere piantato da ottobre ad aprile. Se non si riesce a piantare l’albero entro 8 giorni dall’acquisto, sarà importante riporlo in una zona d’ombra. Per la messa a dimora del pesco, si dovrà:
- Tracciare un solco profondo 50-60 cm e largo 80-100 cm, perfetto per favorire l’assestamento della terra;
- Porre sul fondo della buca di impianto 2 manciate di cornunghia e riempirla per metà con della terra perfezionata con terriccio da piantagione e letame composto;
- Rinfrescare e immergere le radici del pesco in una poltiglia di fango per garantirne una migliore ripresa;
- Apporre un tutore all’albero per mantenerlo eretto e piantarlo assicurandovi che il colletto sia al livello del suolo;
- Colmare la buca di impianto con la terra asportata nella fase di scavo;
- Comprimere il terreno ai piedi della pianta, formare una conca e annaffiare per legare al meglio terra e radici.
La protezione del giovane albero
Per favorire un più rapido attecchimento e promuovere la corretta crescita dell’albero, potrete contare sulle protezioni shelter di Tubex. Con la loro struttura tubolare potranno proteggere il tronco da animali e da altri fattori che possono mettere in pericolo la salute del pesco. Inoltre, al loro interno si formerà un microclima perfetto per promuovere l’attecchimento e lo sviluppo della pianta.
Suggerimenti per la potatura e la cura del pesco
Per assicurare all’albero il rinnovamento dei rami fruttiferi e un portamento armonioso, potatelo rimuovendo i rami che si intersecano all’interno della sommità o quelli che fuoriescono dal profilo della pianta. Infine, al termine dell’inverno e a fioritura avvenuta, effettuate un trattamento di prevenzione alla poltiglia bordolese, in maniera da scongiurare l’insorgenza della bolla, malattia che causa un’alterazione del fogliame. In questo modo potrete proteggere il pesco correttamente e farlo crescere come si deve.
Lo shelter utilizzato andrà a rompersi o srotolarsi non appena il tronco avrà colmato la massima capacità della protezione stessa. Perciò, dopo aver protetto il pesco, permetterà ad esso di continuare a crescere in completa libertà.