Alberi da frutta: cosa sapere prima della messa a dimora

18 Nov 2019 | Redazione Tubex |

Se avete intenzione di piantare degli alberi da frutta, di certo ci sono numerosi dettagli che dovreste conoscere. Chiaramente, tutto può cambiare da una specie ad un’altra. Alcuni alberi potrebbero avere delle specifiche necessità, che magari altri potrebbero non avere. Nonostante questo, possiamo dire che alcune nozioni relative alla messa a dimora delle piante sono uguali in ogni situazione. Con questi presupposti, andiamo a vedere nel dettaglio come comportarsi in questi casi e cosa dovreste sapere prima di mettervi all’opera.

Cos’è esattamente la messa a dimora?

Il termine “messa a dimora” è molto comune nell’ambito del giardinaggio, della silvicoltura, dell’agricoltura e di tutte quelle attività che hanno a che fare con alberi, arbusti e piante di ogni genere. Si tratta infatti di un’espressione tecnica usata per identificare l’atto di piantare il fusto in quella che sarà la sua eventuale sede definitiva. Pertanto, se comprerete dei piccoli alberi da frutto dal vivaio, procederete con la messa a dimora proprio quando tornerete nel vostro giardino o nell’orto e li pianterete nel terreno.

I dettagli più importanti, da considerare prima di piantare l’albero

Quello che dovreste considerare prima della messa a dimora (e spesso ancor prima di comprare l’albero) è questo fatto: ogni vegetale va piantato nel periodo giusto. In pratica, per ogni specie esiste la stagione migliore per procedere al trapianto o alla semina. Perciò, in base a quello che vorreste piantare, dovreste informarvi, chiedendo direttamente al vivaio oppure facendo riferimento ad alcuni dei nostri precedenti articoli.

In genere, le piante da frutto possono essere coltivate durante l’autunno inoltrato, o comunque entro la fine della stagione invernale. Questo periodo vedrà questi alberi in riposo vegetativo, privi di foglie e più semplici da piantare nel terreno. Chiaramente, avranno bisogno di un’apposita protezione, che ne potrà promuovere la sopravvivenza, anche durante i mesi più freddi, e una notevole crescita fin dall’inizio della primavera.

Perché è importante eseguire la messa a dimora nel periodo giusto?

Come abbiamo detto, optare per la messa a dimora degli alberi da frutto in autunno inoltrato è la soluzione ideale. Si tratta del periodo migliore e lo stato della pianta ci assicura una più facile gestione della stessa. Tuttavia, i vantaggi della messa a dimora nel momento giusto sono anche altri.

Tra questi troviamo in primo luogo il migliore attecchimento, che potrà ovviamente essere avvalorato dalla scelta di una valida protezione per il fusto. In questo periodo dell’anno, le piogge aiuteranno il terreno a compattarsi meglio intorno all’apparato radicale dell’albero da frutto, e questo è di certo un buon punto di partenza.

Altri vantaggi comportati dalle giuste tempistiche

Le piogge faranno la differenza anche in termini di irrigazione. Tra l’altro, non dobbiamo dimenticare che il corretto attecchimento, unito all’irrigazione stessa e ad una valida cura della pianta, daranno modo a quest’ultima di crescere meglio non appena si alzeranno le temperature. In pratica, l’albero avrà tutto il tempo per attecchire come si deve e le sue radici si svilupperanno. In questo modo, a primavera sarà pronto per fiorire e dare i suoi primi frutti.

Eseguire la messa a dimora in primavera non è impossibile e non è sbagliato. Tuttavia, in questi casi, l’albero da frutto non avrà abbastanza tempo per attecchire e per far sviluppare le proprie radici. Non avrà le forze per procedere al suo migliore sviluppo e non potrà mostrare il suo massimo potenziale durante i mesi più caldi. Pertanto, quando si tratta di piantare gli alberi fruttiferi, non bisogna assolutamente sottovalutare l’importanza del periodo giusto.

Attenzione però: non tutte le piante da frutto hanno le stesse tempistiche da rispettare

Nonostante quello che abbiamo appena detto, non dimenticate che non tutte le piante vanno messe a dimora nello stesso periodo. Perciò, anche se la maggior parte degli alberi da frutto vanno trapiantati in autunno e in inverno, è opportuno conoscere le eccezioni del caso.

Tra queste troviamo il fico, l’albero dei cachi, l’ulivo, il nespolo del Giappone e tutte quelle piante che non sopportano bene il freddo durante il periodo di attecchimento. Con questi presupposti, sottolineiamo nuovamente l’importanza di richiedere informazioni specifiche sulla determinata specie alla quale si è interessati.

alberi da frutta

La posizione ideale per gli alberi da frutto

Una volta appurati i precedenti dettagli, è utile pensare al luogo nel quale verrà piantato l’albero: qual è il posto ideale? Solitamente, le piante fruttifere adorano il sole, che in alcuni casi rende anche i frutti più ricchi di zuccheri. Inoltre, dobbiamo considerare che molti alberi temono il freddo e le correnti. Pertanto, è importante trovare al fusto un luogo al riparo dal vento e notevolmente esposto al sole.

A questo proposito, non bisogna dimenticare che l’esposizione migliore è quella a sud. Questa è certamente la posizione più idonea per alberi più delicati come l’olivo, il pesco e l’albicocco. Tra le piante da frutto che invece sopportano meglio il freddo e non necessitano di una sostanziale esposizione al sole troviamo il melo, il pero, il ciliegio, il nespolo europeo e molte altre.

Il tipo di terreno perfetto per un’ottimale messa a dimora

È chiaro che il terreno ha la sua importanza. Infatti, ci sono alcuni terreni in grado di promuovere maggiormente lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta e di quest’ultima nella sua interezza. Altri, invece, rientrano nella norma o non sono molto adatti allo scopo. Quando si tratta di piante fruttifere, i migliori terreni sono quelli detti “a medio impasto”. Se poi sono provvisti di un valido drenaggio e contengono molte sostanze organiche utili alla crescita dei vegetali, è chiaro che l’albero potrà giovarne ancor più.

Si sconsigliano i terreni argillosi, in quanto sono troppo compatti e non in grado di favorire il corretto e rapido attecchimento. Chiaramente, questi potrebbero rendere più difficoltosa anche l’operazione di messa a dimora.

I principali schemi d’impianto da tenere in considerazione

Quando si desidera piantare più alberi da frutto, si possono considerare gli schemi d’impianto più diffusi. In genere, gli alberi vengono piantati in alcuni casi seguendo uno schema a quadrato a file dritte oppure a quinconce ovvero a quadrato a file sfalsate.

In base allo spazio a disposizione, sarà possibile scegliere lo schema di impianto migliore. Nonostante questo, però, considerando anche il numero di alberi da piantare, sarà opportuno posizionare le piante a 5-6 metri l’una dall’altra. Si dovrà considerare una distanza di almeno 3 metri da edifici, pavimenti e costruzioni di vario genere.

Come si mette a dimora un albero da frutta?

Dopo aver capito quando e quali elementi considerare prima di piantare un albero, andiamo a vedere come eseguire l’operazione. Una volta scelta la posizione e fatti i vari calcoli in base all’ambiente e al numero di piante da mettere a dimora, si potranno iniziare a preparare le buche. È consigliabile farle di una larghezza di circa 80-100 centimetri e di una profondità da 60 a 80 centimetri.

Nei terreni argillosi sarà opportuno aumentare la profondità e creare uno strato di piccoli sassi sul fondo (di circa una decina di centimetri). Nel caso in cui in precedenza siano stati piantati altri alberi da frutto nello stesso luogo, si potrà immettere un po’ di calce viva all’interno della buca. Essa potrà aiutare a prevenire eventuali attacchi da parte di funghi o similari.

Come procedere per la messa a dimora?

La zolla con le radici non dovrà essere interrata troppo, ma dovrà permettere al fusto di rimanere in superficie. La parte superficiale della zolla potrà anche rimanere qualche centimetro più sopra rispetto alla superficie del piano dell’orto o giardino. Tutto quello che abbiamo appena detto sarà importante da un punto di vista dell’attecchimento. Infatti, una pianta troppo interrata rischia che le sue radici non respirino. Se la stessa non viene abbastanza interrata, potrebbe invece cadere e quindi comunque non attecchire al terreno nel modo giusto.

Tenendo conto di questo, dopo aver posizionato il fusto, si potrà riempire l’area circostante con la terra tolta al momento dello scavo. Si consiglia di sminuzzare questo terreno, in modo che sia friabile e che non promuova né il ristagno dell’acqua né la formazione di “bolle” d’aria. Per rendere il terreno più morbido, si potrà aggiungere ad esso un po’ di terriccio universale. Infine, si potrà rinforzare il terreno con un po’ di concime, oppure utilizzando circa un paio di chilogrammi di stallatico.

Cosa fare dopo il posizionamento?

Per terminare l’operazione di messa a dimora, si potrà pensare alla protezione dell’albero da frutto. In questo senso potrà essere utile usare un tutore in legno, per evitare che cada per colpa del vento. Sarà ancora meglio usare un’apposita protezione tubolare per piante fruttifere. Questa potrà proteggere il piccolo fusto dalle intemperie, dal freddo in generale, ma anche dagli attacchi di animali. Le migliori soluzioni sono studiate per non soffocare la crescita della pianta, bensì per favorirne lo sviluppo. Oltre alla protezione, non si dovrà dimenticare di terminare la messa a dimora con una corposa irrigazione.

La protezione creata appositamente per i giovani alberi da frutto

In termini di protezione, non possiamo fare a meno di parlare di Tubex Fruitwrap. Nello specifico si tratta di un tubo protettivo, realizzato con un materiale eco-friendly. È disponibile in varie altezze e dotato di un diametro dilatabile che seguirà la crescita del fusto senza ostacolarla. Questa protezione presenta una struttura avvolgibile e di facile installazione.

Tubex Fruitwrap è uno shelter in polipropilene a parete doppia che crea un microclima potenziato e favorevole alla crescita degli alberi da frutto garantendo un ottimo rapporto resistenza/peso. Questo prodotto è studiato per degradarsi in modo naturale, seguendo la crescita della pianta che protegge. Tubex Fruitwrap è l’ideale per tutti gli alberi da frutto e li protegge non solo dal freddo e dal vento, ma anche dai roditori e dagli erbicidi nebulizzati.

Ora che sapete come occuparvi della messa a dimora degli alberi da frutto e della loro protezione, non vi resta che scegliere la pianta e mettervi all’opera!

 


14 Ago 2019 | Redazione Tubex |

Le persone appassionate di piante e coltivazioni, o coloro che svolgono queste attività per lavoro, sanno bene che non esiste mese dove si possa stare tranquilli e con le mani in mano. Chiaramente, questa non è una cosa negativa. Al contrario, si tratta di un’attitudine che aiuta a gestire il frutteto correttamente o a far crescere bene il vostro albero da frutto, ma anche le altre piante. In entrambi i casi, potrete contare su un raccolto abbondante e di qualità.

Con questi presupposti, è chiaro che anche settembre sarà un mese per darsi da fare. Sarà un mese di fermento, fatto di lavori nel frutteto, di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ci saranno frutti da raccogliere, alberi da innestare, da concimare, etc. Pertanto, è il momento di prepararsi e organizzarsi! Vediamo insieme nel dettaglio una lista dei lavori che potreste fare a settembre nei frutteti, nei vostri campi, orti e giardini.

Quali sono i frutti tipici di settembre?

Per gestire il frutteto al meglio, è utile sapere che settembre è un mese dove c’è davvero molto da fare. Difatti alcune specie da frutto saranno mature e altre continueranno la maturazione iniziata ad agosto. Inoltre, in base al clima, al territorio e alle specie, potrebbe continuare la fase di irrigazione. Questa potrebbe rivelarsi ancora molto impegnativa.

Nel mese di settembre, quindi, avvierete e continuerete innanzitutto la raccolta dei frutti tipici del mese. Tra questi troverete i fichi tardivi, l’uva (rossa e bianca), l’uva fragola e le pere (nell’ultima decade), le nocciole e i fichi d’india. Anche le prugne tardive sono frutti che potrete raccogliere in questo mese di transizione tra l’estate e l’autunno. Nel frattempo, però, dovrete continuare a tenere d’occhio le specie che necessitano ancora di una notevole irrigazione.

Le fasi lunari da considerare per gestire il frutteto al meglio

Non tutte le operazioni colturali potranno essere svolte in qualsiasi momento del mese. Difatti nella fase di luna piena e calante del mese di settembre, potrete effettuare ad esempio la potatura verde del kiwi, la sfogliatura e la cimatura della vite, e l’innesto a gemma su pero e melo.

Durante la fase della luna calante, potrete preparare il terreno e concimarlo per gli impianti autunnali, estirpare le erbe infestanti e concimare le piante da frutto utilizzando letame maturo o altre tipologie di concimi organici. Potrete inoltre rinnovare la pacciamatura nonché, ovviamente, fare la vendemmia e raccogliere le olive, operazioni tipiche proprio di questo mese.

raccogliere le olive a settembre

Un altro consiglio da non sottovalutare

Per gestire il frutteto e gli altri ambienti dove coltivate le vostre piante, non dimenticate che qualsiasi tipo di lavoro va svolto con la massima cura, tenendo a mente le informazioni giuste e usando gli strumenti adeguati. A tal proposito, vi suggeriamo di pensare alle giovani piante che necessitano di protezione per l’inverno e agli alberi che pianterete nei mesi futuri.

Tubex propone protezioni per alberi e arbusti di ogni tipo, che consentono di aumentare il tasso di sopravvivenza dei vegetali innestati o piantati, e di favorirne l’attecchimento e la crescita. Noi di Nowotec siamo i distributori per l’Italia. Pertanto, potrete richiederci tutte le informazioni a voi necessarie per gestire il frutteto (e non solo!) nel migliore dei modi.