Teli antigelo per piante: cosa sono e come usarli

29 Dic 2020 | Redazione Tubex |

La stagione invernale è alle porte e il gelo è il primo nemico delle piante. Per questo motivo, proprio come facciamo per noi stessi, dobbiamo fare del nostro meglio per tutelare anche le piante. Ciò è possibile anche usando i teli antigelo, realizzati appositamente per la protezione di varie specie vegetali. Scopriamo insieme cosa sono, quali sono le funzioni principali e come vanno utilizzati.

Quali piante sono sensibili al gelo?

Prima di capire com’è fatto un telo antigelo e come va utilizzato, è importante sottolineare quali sono le piante che, se non vengono protette, soffrono molto il freddo. Una tipologia di pianta che più patisce in inverno è quella di origine mediterranea o esotica. In questo caso, parliamo dunque di alberi di arance, limoni, pompelmi ma anche di ulivi, e via dicendo.

Oltre a questo, è importante considerare che non tutte le piante necessitano dello stesso trattamento. Infatti, in base al luogo in cui esse si trovano, dovranno essere protette in modo più o meno consistente. Per intendersi, chi vive al Nord Italia dovrà comportarsi in maniera diversa rispetto a chi vive al Sud Italia.

È utile ricordare, però, che in alcuni casi il clima può stupire. Perciò, è sempre meglio non farsi trovare impreparati e avere in casa dei teli antigelo da usare al momento del bisogno. Se le previsioni dicono che scenderanno molto le temperature, questi teli si dovranno usare indipendentemente dal luogo in cui si risiede.

A cosa serve un telo antigelo?

Proprio come dice il nome, il compito di un telo antigelo è quello di proteggere le piante dal gelo, e quindi dalle temperature rigide tipiche della stagione invernale. Questo prodotto viene realizzato impiegando materiali che consentono alla pianta di poter “respirare”.

Grazie alle proprietà di questi teli antigelo (flessibilità e resistenza), le piante non entreranno in contatto diretto con il freddo. Al contempo avranno modo di respirare e di assorbire la luce, mettendo in atto il processo quotidiano di fotosintesi clorofilliana.

Questi prodotti possono essere acquistati a prezzi accessibili: con pochi euro è dunque possibile consentire alle proprie piante di resistere all’inverno.

Come utilizzare i teli antigelo?

Per far sì che il telo svolga il proprio compito a dovere, è necessario che venga utilizzato nella maniera corretta. Si dovrà avvolgere la pianta con il telo, lasciando però dello spazio che permetta alla pianta di respirare adeguatamente. È importante sapere anche che, quando la copertura è a contatto diretto con la pianta, quest’ultima potrebbe subire comunque gli effetti della gelata. Questo è un altro motivo per cui è opportuno organizzarsi per riuscire a lasciare il giusto spazio tra telo e chioma.

I teli antigelo possono essere usati anche per le piante che si trovano nei vasi. Per tutelarle completamente, nei giorni più freddi è possibile creare un secondo strato utilizzando un telo di iuta. Per rendere tutto più semplice, le piante in vaso possono essere facilmente riposte in serre.

Teli antigelo per piante: come usarli | Tubex Italia

La protezione dei giovani alberi: non solo teli antigelo

Per la protezione dei giovani alberi, possono essere usati i teli antigelo, ma generalmente non sono necessari. In questo caso, si consiglia di proteggere il tronco fin sottoterra (ma non fino alle radici), usando una protezione tubolare, come gli shelter Tubex. Grazie a questi prodotti, avrete alberi longevi, che potranno svilupparsi più velocemente. Non esitate a scoprire tutte le caratteristiche delle soluzioni Tubex.


22 Ott 2020 | Redazione Tubex |

Se avete un piccolo orto sul balcone e vi piace prendervene cura, sapete anche quanto sia importante avere un buon fertilizzante naturale. Partendo da questo presupposto, abbiamo deciso di darvi alcuni consigli utili per costruire una compostiera da balcone. Dopo esserci riusciti, avrete sempre un valido fertilizzante naturale a vostra disposizione. I rifiuti umidi domestici come fiori appassiti e scarti di frutta e verdura si trasformeranno in un compost perfetto da utilizzare nel vostro orticello.

Costruire una compostiera da balcone: l’occorrente

Cosa serve per realizzare una compostiera artigianale? Avrete bisogno di un bidone di plastica con coperchio e di una zanzariera grande abbastanza per ricoprire l’interno del bidone. Poi vi serviranno alcuni fili di plastica da giardinaggio, una rete in plastica a maglie fini, un trapano e del nastro adesivo. Infine, vi faranno comodo un po’ di sassi, un po’ di terra e alcuni lombrichi.

Come procedere per realizzare la compostiera?

Una volta che vi sarete muniti di tutto il necessario per costruire una compostiera da balcone, potrete iniziare a capovolgere il bidone. Successivamente, foratelo sul fondo e sulle pareti con il trapano. Foderate quindi il bidone con la zanzariera, fondo e lati, fissandola con i fili di plastica attraverso i fori creati in precedenza. Poi tagliate la rete di plastica creando due cerchi della grandezza del fondo del bidone e inserite un cerchio all’interno dello stesso. Posatelo sul fondo e realizzate su di esso uno strato di sassi.

Inserite il secondo cerchio posandolo sui sassi e realizzate uno strato di terra. In quest’ultima dovrete inserire i lombrichi che potrete comprare in negozi da pesca o trovare nel terreno dopo una pioggia abbondante. Chiudete con un coperchio e la compostiera sarà pronta da utilizzare.

Come costruire una compostiera da balcone | Tubex Italia

Come creare un buon fertilizzante naturale?

Dopo aver provveduto a costruire una compostiera da balcone, collocatela in un angolo del balcone che sia ombreggiato durante i mesi estivi e soleggiato durante i mesi invernali. Ogni giorno potrete buttarci dentro gli scarti della cucina, facendo attenzione a non compostare prodotti unti, conditi, di origine animale o carta. Per favorire il processo di degradazione dei rifiuti, è consigliabile tagliarli in piccole parti e alternare prodotti umidi con prodotti secchi. Inoltre, ricordatevi di mescolare il composto almeno una volta al mese.

Quando il bidone sarà pieno, dovrete attendere dai 3 agli 8 mesi (in base alla stagione) perché il composto sia pronto da usare per fertilizzare le vostre piante. Quando avrà un aspetto granuloso, di colore scuro e senza scarti visibili, allora sarà diventato un ottimo fertilizzante!

Ora che vi abbiamo detto come costruire una compostiera da balcone e come realizzare un buon fertilizzante naturale, non ci resta che invitarvi a rimanere connessi al nostro blog. Ogni mese vi proporremo consigli utili per il giardinaggio, per l’orto, per la protezione delle piante e non solo. Vi aspettiamo tra le nostre pagine e vi invitiamo a visualizzare i nostri prodotti!


23 Lug 2019 | Redazione Tubex |

L’argomento che vorremo affrontare oggi è questo: la protezione dei frutteti. Da anni ci occupiamo di proporre shelter per alberi. Per farlo come si deve, abbiamo scelto un’azienda produttrice che ha osservato attentamente gli alberi da frutto e che continua a farlo con l’intento di migliorarsi giorno dopo giorno.

Ha tenuto nota dei cambiamenti, delle necessità, dei pericoli e delle peculiarità da valorizzare. Così, è arrivata a offrire gli shelter chiamati Tubex Fruitwrap. Iniziamo, però, parlando dell’argomento centrale di oggi, ovvero la protezione degli alberi da frutto.

Alberi da frutto: una bellezza da salvaguardare

Attualmente è oramai noto che i frutteti sono un simbolo di bellezza e ci permettono di osservare una delle parti migliori della natura. Le foglie verdi che da piccole diventano grandi in poco tempo, le gemme, i fiori, i frutti. Generalmente, tutto questo inizia alla fine dell’inverno e la primavera è il momento da non perdere. In seguito, si passa al raccolto e alla bontà da portare in tavola.

In questo percorso, si rivela importantissima la protezione dei frutteti. Infatti, senza di essa, i giovani alberi potrebbero trovarsi a dover sopportare i danni provocati dagli animali, dai fattori climatici, dalle erbe infestanti e, in alcuni casi, anche dovuti all’uso di agenti chimici in grado di tenere lontani i roditori.

Cosa succede se non si proteggono gli alberi da frutto?

Tutti gli elementi sopraelencati possono andare non solo a contrastare la crescita dell’albero, ma anche a mettere a rischio l’attecchimento dello stesso. Perciò, è chiaro che usare le migliori soluzioni per la protezione dei frutteti è fondamentale. Questa attitudine permette di aumentare il tasso di sopravvivenza degli alberi e di incrementare il raccolto. Avvalersi delle più valide protezioni per alberi è dunque una scelta che assicura una serie di vantaggi notevoli per chi lavora nell’ambito della frutticoltura e dell’agricoltura.

La nostra protezione per gli alberi

Come dicevamo, per i nostri clienti abbiamo scelto Tubex, un’azienda di cui siamo gli unici distributori in Italia e i distributori ufficiali per moltissime parti dell’Europa. Nel nostro territorio, gli shelter Tubex sono prodotti molto apprezzati per la protezione degli alberi, da frutto e non solo.

Queste protezioni tubolari possono essere a struttura chiusa o avvolgibile. Le loro caratteristiche cambiano per rispondere alle necessità di ogni pianta. Negli shelter a struttura chiusa, viene realizzata una linea di fori verticali, che si romperà quando la pianta colmerà la capacità massima della protezione. Negli shelter a struttura aperta invece, la spirale che avvolge la pianta si srotolerà man mano che il tronco cresce. Insomma, le soluzioni Tubex sono tutte ottimali e ben studiate.

I vantaggi derivati dall’utilizzo di una valida protezione per frutteti

Per la protezione dei frutteti sono stati ideati i Tubex Fruitwrap, usando materiali eco-friendly e accorgimenti che si tramutano in notevoli benefici per la pianta stessa ma anche per l’utilizzatore. Gli shelter sono facili da installare e vanno fin da subito a proteggere il giovane albero.

Al loro interno si forma inoltre un microclima favorevole per l’attecchimento e per la crescita, che diventano processi considerevolmente più rapidi. Chi usa queste protezioni per alberi da frutto afferma che il raccolto arriva in anticipo e assicura qualità, la produzione aumenta e porta con sé tante positive conseguenze.

In poche parole, la protezione dei frutteti è una soluzione da non sottovalutare e Tubex vi offre proprio tutto quello di cui avete bisogno. Non esitate a chiederci maggiori informazioni.


18 Lug 2019 | Redazione Tubex |

Quando si decide di occuparsi delle piante da frutto, per prima cosa è indispensabile comprendere il loro ciclo annuale. Infatti, ogni intervento dev’essere adeguato e soprattutto in sincronia con il ciclo fisiologico della pianta. In questo articolo vi spieghiamo perché è importante conoscere i cambiamenti che avvengono durante l’anno. Inoltre, vi forniremo alcuni preziosi consigli su come intervenire nelle varie fasi, per prevenire i possibili squilibri che possono verificarsi e per ottimizzare i raccolti.

Il delicato equilibrio delle piante da frutto

Il ciclo fisiologico degli alberi da frutto risulta essere molto complesso. Si può dunque assistere al susseguirsi di diversi fenomeni, che si sovrappongono tra loro seguendo un preciso ordine e rispondendo alle condizioni ambientali. Dalla ripresa vegetativa alla caduta delle foglie, ci sono tantissimi eventi naturali che chi vuole operare nel settore della frutticoltura dovrebbe conoscere nel dettaglio, al fine di proteggere la pianta nel modo migliore.

Un aspetto importante da conoscere è questo: la pianta deve ripartire tra i diversi processi le sostanze nutritive disponibili, ed è necessario fornirle la giusta integrazione. Tra l’altro, ogni ciclo annuale influenza quello successivo. La fioritura e la nascita dei frutti dipendono dunque da molti fattori che vanno monitorati con attenzione. In questo modo sarà possibile intervenire con adeguate operazioni colturali non appena necessario.

Come prevenire gli squilibri

Quando si coltivano piante da frutto, è importante sapere come intervenire per prevenire o ridurre eventuali squilibri. Ad esempio, se la pianta risulta troppo carica di frutti, si deve provvedere al diradamento prima che inizi la formazione delle gemme. Un’altra tipologia di intervento praticato è quello che consiste nel tagliare i rami nel periodo invernale.

Questi tipi di interventi risultano essere estremamente necessari. Infatti, se una pianta durante un anno risulta eccessivamente carica di frutti non riuscirà a garantire una promettente fioritura. Di conseguenza, il raccolto non sarà quello sperato e quindi la produzione risulterà scarsa.

Quando concimare le piante da frutto?

Anche per quanto riguarda la concimazione, è necessario conoscere il ciclo annuale della pianta. Infatti, la quantità e la qualità degli elementi nutritivi che si devono somministrare, vanno decise in base ai suoi progressi e cambiamenti periodici. Per esempio, durante l’estate è sconsigliabile distribuire l’azoto. Infatti, in questa fase, l’attività della pianta sta rallentando ed è più indicato somministrare ad essa del potassio (una sostanza che nel periodo estivo la pianta assorbe in notevoli quantità).

Come proteggere i frutteti?

Oltre a conoscere il ciclo annuale delle singole piante che possedete, è fondamentale capire come proteggerle fin dall’attecchimento. In questo caso, non possiamo fare a meno di consigliarvi gli shelter Tubex. Infatti, se inseriti al momento giusto, possono velocizzare l’attecchimento della pianta e promuoverne una rapida, corretta e naturale crescita.

Questa protezione per alberi da frutto consente di proteggerli dai danni che potrebbero provocare gli animali, ma anche i fattori climatici, gli erbicidi nebulizzati e quant’altro. Lo shelter è ottimo per gli alberi giovani: quando cresceranno tenderà ad aprirsi in modo autonomo, per lasciare che la pianta cresca in totale libertà. Questa soluzione può accompagnare l’albero durante i suoi primi cicli annuali, garantendo una protezione ottimale a prescindere dalla stagione.