Tessuto non tessuto: cos’è e a cosa serve

27 Nov 2024 | Redazione Tubex |

Il tessuto non tessuto è un prodotto industriale ottenuto attraverso un processo di lavorazione che è ben diverso da quello della tessitura tradizionale. I suoi utilizzi sono molti. In un primo momento, è stato usato per produrre tovaglie usa e getta. Ora viene utilizzato principalmente per la produzione di teli utili per proteggere le piante dai primi freddi e tanto altro ancora. Con questi presupposti, entriamo nel dettaglio e andiamo a parlare del tessuto non tessuto, cos’è e a cosa serve.

Che cos’è il tessuto non tessuto?

Alcuni tessuti non tessuti possono essere formati da fibre del tutto naturali. La maggior parte delle volte, però, vengono utilizzati elementi chimici come il polipropilene. Quest’ultimo è un polimero termoplastico a bassa densità, che assicura una buona resistenza termica e all’abrasione. In ogni caso, il tessuto viene lavorato seguendo degli schemi ben precisi e ordinati.

 

Tessuto non tessuto: cos'è e a cosa serve | Tubex Italia

La versatilità del TnT

Per sapere di più sul tessuto non tessuto, cos’è e perché è utile, è importante anche considerare che, usando elementi come il polipropilene, si rende il tessuto non tessuto adatto a diverse destinazioni d’uso. Si riescono a realizzare dei prodotti utilissimi soprattutto nell’ambito dell’agricoltura e del giardinaggio. In inverno, grazie alla loro composizione, questi teli possono proteggere le piante dalle basse temperature e dai numerosi agenti atmosferici.

Tessuto non tessuto: cos’è, a cosa serve e come viene utilizzato?

Come anticipato, il tessuto non tessuto può essere usato in molti modi. Come abbiamo già specificato, è impiegato principalmente per proteggere le coltivazioni dal freddo e da altri agenti atmosferici, in quanto si tratta di un tessuto totalmente impermeabile. Viene utilizzato anche per poter proteggere le piante dall’attacco di insetti molto pericolosi (un prodotto come questo può infatti creare una barriera protettiva molto efficace).

Non tutti i vantaggi apportati dall’uso di questo tessuto sono evidenti. Tuttavia, già dal primo utilizzo sul campo si potrà notare un miglioramento nella crescita e nello sviluppo dei vegetali. Pertanto, se amate il giardinaggio e avete molte piante, potrete usare questo prodotto in molte situazioni e per più scopi. Può essere acquistato in tutti i negozi che si occupano della vendita di accessori da giardino.

Cos’altro dovreste sapere su questo particolare materiale?

Sempre parlando di tessuto non tessuto, cos’è e a cosa serve, è importante dire che questo tessuto non protegge le piante solo dal freddo e dagli insetti: propone anche una valida protezione dai raggi UV. Perciò, permette di salvaguardare i vegetali dai raggi dannosi, senza però farli rinunciare ai benefici dati dalla luce e dal calore del sole. In pratica, si presenta come un tessuto filtrante molto funzionale.

Tessuto non tessuto, cos’è: le diverse tipologie

È utile sapere anche che esistono differenti tipi di tessuto non tessuto:

  • Alcuni sono più adatti alla stagione invernale perché sono più spessi.
  • Altri sono più idonei per l’estate, in quanto sono più leggeri e garantiscono una migliore traspirazione.

Tutti questi prodotti possono essere utilizzati nell’ambito dell’agricoltura per proteggere le coltivazioni in inverno, dopo la semina, per salvaguardare le piante danneggiate e per evitare la crescita di erbe infestanti.

Possono rivelarsi molto utili anche in giardino e sul balcone, per la protezione delle piante in vaso dal gelo… Che ne dite allora, ora che sapete di più sul tessuto non tessuto, cos’è e a cosa serve, pensate che sia un prodotto adatto anche a voi? Qualunque sia il vostro verdetto, non perdetevi i prossimi articoli del nostro blog!


22 Giu 2021 | Redazione Tubex |

Terreni agricoli con fossi e bordure non curati creano l’ambiente ideale per favorire l’incremento di roditori e, più in particolare, delle arvicole. Difatti, oltre ad essere ghiotte di piante carnose come finocchi e carciofi, prediligono la corteccia degli alberi da frutto. Come fare per proteggere gli alberi da questo e altri pericoli? In questo caso serve una valida protezione per alberi da frutto: lo shelter Tubex FruitWrap. Questo prodotto è ottimo per chi si occupa di frutticoltura e necessita di salvaguardare i frutteti giovani da erbicidi nebulizzati e roditori. Inoltre, può favorire la crescita della pianta. Entriamo nel dettaglio.

Le caratteristiche da non sottovalutare

Tubex FruitWrap è una protezione per alberi da frutto. È uno shelter realizzato in polipropilene stabilizzato UV (innocuo per l’ambiente), di colore verde chiaro e di forma cilindrica, che si presenta come una guaina rigida a doppia parete. É disponibile nelle altezze 40 cm, 60 cm, 75 cm e 90 cm con un diametro di 65 mm, espandibile fino a 80 mm. Questa protezione tubolare è studiata per avvolgere delicatamente il piccolo tronco e, successivamente, espandersi man mano che lo stesso cresce.

I Tubex FruitWrap accelerano lo sviluppo della pianta, ne migliorano le probabilità di sopravvivenza e offrono ad essa la protezione contro roditori ed erbicidi nebulizzati. Pertanto, in loro presenza è possibile spruzzare il diserbante intorno alla base dell’albero e impedire al prodotto di entrare in contatto con la pianta.

Questa tipologia di protezione per alberi da frutto favorisce la crescita del giovane tronco proteggendolo dagli agenti esterni. Lo fa anche creando all’interno della struttura stessa un microclima favorevole a facilitare l’attecchimento e la maturazione dell’albero.

Applicazioni e durata

Tubex FruitWrap è adatto per essere applicato su piante da frutto e ulivo. In particolare, è l’ideale per piante con un unico stelo dominante. Questo prodotto per la protezione per alberi da frutto può essere posto direttamente sulla pianta al momento della messa a dimora o poco dopo. Può essere sostenuto da una canna di bambù e ha una durata stimata di tre anni, sebbene possa conservarsi oltre questo periodo. Tubex FruitWrap è stato studiato per degradarsi in maniera naturale senza inquinare l’ambiente.

Protezione per alberi da frutto: Tubex FruitWrap | Tubex Italia

La soluzione per chi cerca una valida protezione per alberi da frutto

Come avete potuto notare, lo shelter FruitWrap è una soluzione perfetta per chi si occupa di frutticoltura e agricoltura, ma anche di selvicoltura e paesaggistica. È il prodotto di un’azienda che fin dagli anni Ottanta, si è rivelata all’avanguardia, producendo innovativi e funzionali articoli capaci di offrire protezione per alberi da frutto. Negli anni sono stati sviluppati e realizzati shelter di varie tipologie, arrivando così a proporre una vasta gamma di prodotti. Attualmente, il marchio Tubex è conosciuto in tutto il mondo e continua anno dopo anno a garantire elevati livelli di qualità.

Affidarsi a questo brand è quindi la soluzione ideale per chi cerca un’adeguata protezione per alberi da frutto. Noi di Nowotec siamo rivenditori unici per l’Italia e rivenditori ufficiali per vari paesi europei dei prodotti Tubex. Contattateci per ottenere maggiori informazioni, una consulenza o un preventivo senza impegno.


17 Giu 2021 | Redazione Tubex |

La frutta estiva si differenzia rispetto a quella presente nelle altre stagioni per via dei colori e dei gusti che ci propone. È deliziosa e molto nutriente, anche perché ci aiuta a combattere il caldo e l’afa che ci fanno perdere liquidi e sali minerali dal nostro corpo. Alcuni frutti estivi sono inoltre fondamentali per nutrire la nostra pelle e per favorire l’abbronzatura. Con questi interessanti presupposti, andiamo a scoprire quali sono i frutti che si raccolgono in estate.

Un abbondante raccolto

Oltre a dividere la frutta per stagione, possiamo anche dividerla in base al mese in cui può essere raccolta. Fino alla fine di giugno, ad esempio, si possono raccogliere le fragole. A luglio, invece, troviamo i frutti di bosco, i fichi, le albicocche, le pesche e le ciliegie. Non mancano poi i limoni, il melone, l’anguria e le susine. Ad agosto possiamo trovare gli stessi frutti, ma in più anche l’uva e le mele.

Come anticipato, fare un buon carico di frutta estiva è importante per il nostro organismo. Infatti, se prendiamo come esempio le pesche, possiamo dire che sono ricche di vitamine (A, B, E, K), di fibre e zuccheri. Le albicocche, invece, sono cariche di vitamina A, ma anche di ferro, magnesio e potassio. Consumarle ci aiuta a rinforzare il sistema immunitario, a contrastare l’anemia e a purificare l’intestino.

Il melone è ricco di acqua e, oltre alla vitamina A, contiene anche quella B e il beta-carotene. Questo frutto è l’ideale per promuovere la salute di ossa, denti ed epidermide. Le ciliegie, invece, aiutano a mantenere la pelle giovane ed elastica e svolgono un’azione antinfiammatoria. Queste sono solo alcune delle proprietà della frutta estiva… Ecco perché è una buona idea fare un buon raccolto!

Alcuni consigli per il consumo e la conservazione della frutta estiva

Se avete raccolto molta frutta, potete utilizzarla per preparare dei frullati o delle centrifughe, e persino abbinarci alcune delle vostre verdure preferite. Altrimenti potrete metterla nello yogurt per colazione o semplicemente utilizzarla per fare una macedonia o una deliziosa crostata. Molti frutti possono essere usati per fare la marmellata oppure possono essere tagliati a pezzi, privati di noccioli e/o piccioli e riposti nel freezer. Altri ancora, come capita ad esempio per le albicocche, possono essere essiccati al sole o in forno per poi essere conservati e consumati da secchi.

Frutta estiva: cosa si raccoglie in estate? | Tubex Italia

Frutta estiva: le nostre conclusioni e alcuni consigli finali

Insomma, tra frutti di bosco, ciliegie, fichi, pesche, albicocche, fragole, meloni, susine, uva e angurie abbiamo proprio l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, per avere un buon raccolto nei mesi più caldi dell’anno è importante curare con attenzione il proprio frutteto, fin dalla messa a dimora. (Potete trovare tantissimi consigli all’interno del nostro blog.)

Pertanto, se volete che il raccolto di frutta estiva sia abbondante, non dimenticate di usare le protezioni per alberi del marchio Tubex. È fondamentale inoltre dare ad ogni specie tutto ciò di cui ha bisogno. Facendo così, ogni anno avrete un raccolto a dir poco invidiabile!


25 Mag 2021 | Redazione Tubex |

Tubex dà valore a tutte le attività e discipline che si occupano di salvaguardare il verde. Ecco perché tra i prodotti proposti dall’azienda sono presenti anche degli shelter per la silvicoltura. Prima di parlarvi di queste affidabili protezioni tubolari che aiutano chi si occupa di boschi, foreste e non solo, andiamo a conoscere meglio la selvicoltura.

Una scienza a favore dell’ambiente in cui viviamo

La selvicoltura (o silvicoltura) è una scienza che ha per oggetto le foreste e altri ambienti similari. Ne studia le metodologie di coltivazione, seguendo le conoscenze offerte dalle tante discipline correlate come ad esempio l’ecologia e la botanica oppure le tecnologie forestali e la zoologia forestale. Questa scienza è letteralmente dalla parte dell’ambiente in cui viviamo. Infatti, si occupa principalmente di risolvere le varie problematiche strettamente connesse all’assiduo sfruttamento delle risorse di tipo ambientale.

Chi si occupa di silvicoltura interviene coltivando e rinnovando i boschi. Mette inoltre in atto delle soluzioni utili per coloro che necessitano di prelevare il legno dalle foreste. In quest’ultimo caso l’intento è quello di far sì che il materiale possa essere prelevato, senza compromettere la rinnovabilità dell’ambiente e senza farlo soffrire. In generale, lo scopo è quello di favorire la biodiversità, la sostenibilità e la multifunzionalità di boschi e foreste, aiutando questi territori a crescere e a prosperare.

Per portare a termine le attività di competenza, il selvicoltore mette in campo tutte le sue conoscenze e, perché no, l’amore per il nostro Pianeta. In più, usa strumenti utili come gli shelter per la selvicoltura.

La selvicoltura naturale e quella sistematica

La selvicoltura naturale, proprio come dice il nome, punta al rinnovamento naturale di boschi e foreste esistenti. Quella sistematica, invece, si occupa di “realizzare” delle nuove aree verdi che possano poi crescere in modo autonomo. In questa situazione, gli esperti del settore gestiscono il bosco creando una sorta di sistema che potrà variare nel tempo e adattarsi alle varie esigenze e cambiamenti. Anche qui l’intento sarà sempre quello di favorire la sostenibilità, la biodiversità e la multifunzionalità dell’ambiente.

Usare strumenti come gli shelter per la selvicoltura permette ai professionisti di ottenere una più rapida crescita dei nuovi alberi. Queste protezioni tubolari possono favorirne l’attecchimento e proteggere i fusti da agenti climatici, attacchi di animali o insetti e da erbe infestanti. Gli shelter per la selvicoltura Tubex possono altresì favorire lo sviluppo del tronco, in quanto al loro interno si crea sempre un microclima favorevole alla crescita.

Selvicoltura: cosa dovreste sapere | Tubex Italia

Selvicoltura: le nostre conclusioni e il nostro supporto

Insomma, abbiamo a che fare con una scienza e con un settore molto importante per tutti noi e per il futuro del nostro Pianeta. Ecco perché Tubex ha deciso di sostenerlo proponendo dei validi shelter per la selvicoltura e non solo. Se operate in questo ambito, non esitate a valutare i prodotti del marchio all’interno della sezione dedicata. Noi di Nowotec, rivenditori unici per l’Italia, siamo a vostra disposizione per fornirvi informazioni utili e soluzioni adatte ad ogni business e ad ogni progetto. Vi aspettiamo!


17 Mag 2021 | Redazione Tubex |

Oggi parliamo di lavori nell’orto. A giugno e luglio cosa dobbiamo fare? Chi ha un orto da tempo già lo sa. Chi, invece, è alle prime armi può aver bisogno di qualche suggerimento e noi siamo qui per questo. Dall’irrigazione alla raccolta di frutti e ortaggi, ecco quello che dovreste sapere a riguardo.

L’acqua: una risorsa sempre più preziosa

Le giornate si allungano e le temperature si alzano. Perciò, questo è il momento per prestare un’attenzione ancora maggiore all’irrigazione. Tra i lavori nell’orto di giugno e luglio troviamo quindi un grande impegno in questo senso: man mano che il caldo aumenta, ci sarà da stare più attenti allo stato del terreno. Soprattutto nel mese di luglio, la maggior parte delle piante dovrà ricevere moltissima acqua. In caso contrario, gli ortaggi nati potranno risultare duri, farinosi, fibrosi e troppo asciutti per il palato.

Naturalmente non bisogna dimenticare che c’è sempre il momento e il modo giusto per innaffiare: è meglio farlo all’imbrunire o al mattino presto, quando il terreno non è caldo. Questo consentirà di evitare dei dannosi shock termici.

Sempre parlando di lavori nell’orto di giugno e luglio, è utile sottolineare che se si hanno terreni molto sabbiosi, si consiglia di irrigare poco ma spesso. Quando invece i terreni sono più argillosi, se non fa troppo caldo si possono ridurre le attività dedicate all’irrigazione. Infine, non dimenticate che i pomodori maturi non andranno innaffiati: sarà opportuno invece dotarsi di irrigatori che bagneranno solamente la terra.

La cura delle piante dell’orto: dalla concimazione ai trattamenti

Anche quando arriva il caldo, la concimazione può rivelarsi importante. Tuttavia, non tutti gli ortaggi ne hanno un costante bisogno. Ce ne sono alcuni, però, come ad esempio le melanzane e i pomodori, che ne hanno bisogno durante tutto il processo di crescita e soprattutto nel mese di giugno. In questo periodo si sviluppano più rapidamente e un aiuto non guasta mai. Naturalmente, la scelta migliore si concretizza nell’uso di concimi organici e biologici.

Oltre alla concimazione, è opportuno ricordare che quando il clima non è ancora troppo arido è più facile trovarsi a combattere con le infestazioni dei parassiti. Il suggerimento è quello di agire preventivamente, munendosi sempre di prodotti bio.

I lavori nell’orto a giugno e luglio | Tubex

Lavori nell’orto di giugno e luglio: altri suggerimenti da non sottovalutare

In questo periodo è necessario altresì dedicarsi alla raccolta dei frutti della terra. Pertanto, è importante tenere d’occhio le coltivazioni e agire non appena si rivela opportuno. In alcuni casi, infatti, lasciare il raccolto a maturare più del dovuto non è una buona idea. E se il raccolto fosse troppo abbondante? In questa eventualità non spaventatevi ma siate contenti! Potrete aggiungere ai lavori nell’orto di giugno e luglio anche dei lavori da fare a casa, dedicati alla conservazione degli ortaggi.

I pomodori possono essere messi a seccare o utilizzati per fare delle passate. La frutta può essere congelata a pezzi o usata per fare la marmellata. Moltissime verdure possono essere conservate in congelatore, sott’aceto, sott’olio o sottovuoto. Perciò, non avete di che preoccuparvi: potrete gustare il vostro raccolto anche durante l’autunno e in inverno!

Infine, sempre parlando di lavori nell’orto di giugno e luglio, non dimenticate che se avete voglia o la necessità di piantare qualche alberello o arbusto, potrete usare uno shelter Tubex. Queste protezioni tubolari potranno proteggere la pianta da erbe infestanti e dall’attacco di insetti e/o animali.


22 Ott 2020 | Redazione Tubex |

Se avete un piccolo orto sul balcone e vi piace prendervene cura, sapete anche quanto sia importante avere un buon fertilizzante naturale. Partendo da questo presupposto, abbiamo deciso di darvi alcuni consigli utili per costruire una compostiera da balcone. Dopo esserci riusciti, avrete sempre un valido fertilizzante naturale a vostra disposizione. I rifiuti umidi domestici come fiori appassiti e scarti di frutta e verdura si trasformeranno in un compost perfetto da utilizzare nel vostro orticello.

Costruire una compostiera da balcone: l’occorrente

Cosa serve per realizzare una compostiera artigianale? Avrete bisogno di un bidone di plastica con coperchio e di una zanzariera grande abbastanza per ricoprire l’interno del bidone. Poi vi serviranno alcuni fili di plastica da giardinaggio, una rete in plastica a maglie fini, un trapano e del nastro adesivo. Infine, vi faranno comodo un po’ di sassi, un po’ di terra e alcuni lombrichi.

Come procedere per realizzare la compostiera?

Una volta che vi sarete muniti di tutto il necessario per costruire una compostiera da balcone, potrete iniziare a capovolgere il bidone. Successivamente, foratelo sul fondo e sulle pareti con il trapano. Foderate quindi il bidone con la zanzariera, fondo e lati, fissandola con i fili di plastica attraverso i fori creati in precedenza. Poi tagliate la rete di plastica creando due cerchi della grandezza del fondo del bidone e inserite un cerchio all’interno dello stesso. Posatelo sul fondo e realizzate su di esso uno strato di sassi.

Inserite il secondo cerchio posandolo sui sassi e realizzate uno strato di terra. In quest’ultima dovrete inserire i lombrichi che potrete comprare in negozi da pesca o trovare nel terreno dopo una pioggia abbondante. Chiudete con un coperchio e la compostiera sarà pronta da utilizzare.

Come costruire una compostiera da balcone | Tubex Italia

Come creare un buon fertilizzante naturale?

Dopo aver provveduto a costruire una compostiera da balcone, collocatela in un angolo del balcone che sia ombreggiato durante i mesi estivi e soleggiato durante i mesi invernali. Ogni giorno potrete buttarci dentro gli scarti della cucina, facendo attenzione a non compostare prodotti unti, conditi, di origine animale o carta. Per favorire il processo di degradazione dei rifiuti, è consigliabile tagliarli in piccole parti e alternare prodotti umidi con prodotti secchi. Inoltre, ricordatevi di mescolare il composto almeno una volta al mese.

Quando il bidone sarà pieno, dovrete attendere dai 3 agli 8 mesi (in base alla stagione) perché il composto sia pronto da usare per fertilizzare le vostre piante. Quando avrà un aspetto granuloso, di colore scuro e senza scarti visibili, allora sarà diventato un ottimo fertilizzante!

Ora che vi abbiamo detto come costruire una compostiera da balcone e come realizzare un buon fertilizzante naturale, non ci resta che invitarvi a rimanere connessi al nostro blog. Ogni mese vi proporremo consigli utili per il giardinaggio, per l’orto, per la protezione delle piante e non solo. Vi aspettiamo tra le nostre pagine e vi invitiamo a visualizzare i nostri prodotti!


21 Ago 2020 | Redazione Tubex |

La stagione primaverile e quella estiva si presentano come il periodo perfetto per godersi il giardino nel pieno del suo splendore. In questi mesi le nostre piante hanno bisogno di cure e necessitano di alcuni lavori di pulizia e manutenzione che non possono essere rimandati. Con questi presupposti, andiamo a vedere quali sono i lavori di giardinaggio da fare dopo Ferragosto (e non solo). Prima, però, parliamo di alcune operazioni quotidiane, che vanno portate a termine considerando le caratteristiche di questa stagione.

L’annaffiatura

In questo periodo, le piante hanno bisogno di una maggiore quantità di acqua, proprio perché il caldo e la siccità mettono a rischio la loro salute e bellezza. È importante, quindi, annaffiare in maniera costante e mirata. Se possedete un impianto di irrigazione automatizzato, programmate l’annaffiatura in due momenti della giornata per un tempo non troppo lungo, così da mantenere il giusto grado di umidità nel terreno. Prediligete sempre i momenti in cui l’aria e il terreno sono più freschi, come la mattina presto e la sera al calar del sole.

L’uso del telo pacciamatura

Durante il mese di agosto, è bene ricordarsi di rinnovare la pacciamatura alla base delle piante. Questo accorgimento vi permetterà di far evaporare l’acqua delle annaffiature più lentamente. Inoltre, proteggerete le radici dal caldo. Questo è senz’altro uno dei lavori di giardinaggio da fare anche dopo Ferragosto: potrete controllare i vari teli e decidere se cambiarli oppure no.

I lavori di giardinaggio dedicati alle piante da fiore

Se avete piante come rododendri, camelie e azalee, annaffiatele con cura per assicurarvi di farle fiorire con successo il prossimo anno. È importante anche dare loro un buon concime per una migliore fioritura. Molte piante che hanno terminato la fioritura possono essere potate e nutrite, così da rivederle belle e rigogliose durante l’estate successiva. Ricordate che agosto è il periodo più appropriato per prelevare talee da piante resistenti e fare una bella operazione di messa a dimora.

Attenzione alle malattie

Tra i lavori di giardinaggio che non mancano mai, c’è sicuramente il controllo dello stato di salute delle piante. Parassiti e malattie non si fanno da parte neanche quando fa caldo. Quindi controllate regolarmente le piante e intervenite prontamente per risolvere gli eventuali problemi.

Lavori di giardinaggio: pulizia e potatura

Con il caldo estivo, anche le piante infestanti saranno cresciute rigogliose. Vi consigliamo dunque di eliminarle, togliendo anche le radici. In più, vi suggeriamo di effettuare una leggera potatura alle siepi, che ne trarranno un gran beneficio. Potando in maniera lieve e rifinendole un po’, l’aria potrà circolare all’interno, dando modo alla pianta di emettere dei nuovi getti.

lavori di giardinaggio

Mantenere in ordine le siepi agevolerà altresì il lavoro autunnale, quando la crescita inizierà a rallentare. In questo periodo possono essere potate anche le rose. Gli arbusti che fioriscono all’inizio dell’anno, come la camelia e il rododendro, dovrebbero invece essere ben irrigati anche dopo aver terminato la loro fioritura.

Dopo aver eseguito questi lavori di giardinaggio dopo Ferragosto, iniziate a pensare a quali piante e alberi vorreste eventualmente piantare durante l’anno successivo. Munitevi inoltre delle protezioni e degli shelter più utili per proteggere le vostre piante durante tutto l’inverno.


14 Ago 2020 | Redazione Tubex |

Alla fine dell’estate, è tempo di capire come pulire l’orto e di darsi da fare. Infatti, il raccolto dei frutti dell’orto volgerà al termine. Così, ci impegneremo a raccogliere ciò che è rimasto e a conservare correttamente tutto ciò che potremo portare in tavola anche ad inverno inoltrato. Al termine della stagione estiva è necessario inoltre effettuare alcuni lavori di pulitura e preparare il terreno affinché sia in buono stato e possa prosperare durante l’anno successivo. In questo articolo vedremo in breve come pulire l’orto.

I primi passi

Quando si tratta di pulire l’orto, una delle prime cose da fare è rimuovere i sostegni. Si dovranno dunque togliere tutti i materiali utilizzati per sostenere le piante. Se non si sono rovinati, si potranno mettere da parte e riutilizzare l’anno successivo: puliteli dalla terra, legateli tra loro e riponeteli al riparo dalle intemperie.

A quel punto, sarà possibile pulire il terreno. Le piante che nascono in maniera spontanea vanno quindi eliminate. Il caldo torrido dell’estate le secca, ma con l’arrivo della stagione un po’ più fresca e umida riprendono vigore. Pertanto, vi consigliamo di fare un’accurata pulizia prima dell’arrivo del freddo e togliere tutte le erbacce.

Estirpatele completamente, togliendo non solo le foglie e il fusto, ma anche la radice. Usate la zappa e la vanga se necessario e, se lo possedete, gettatele nel bidone del compost. Se volete sapere come pulire l’orto nel modo più corretto, ricordate questo: la cosa essenziale è non lasciare residui nel terreno.

È tempo di zappare il suolo

Lavorando il terreno del vostro orto alla fine della stagione estiva, potrete definitivamente eliminare le erbe infestanti e persino, se presenti, sassi grandi e piccoli. Per fare questo tipo di lavoro, potete usare una zappa o, se preferite, una motozappa. Successivamente, date una bella rastrellata finale per livellare il terreno.

come pulire l'orto

Oltre a capire come pulire l’orto e come lavorare la terra incolta, dovreste inoltre sapere come nutrire la terra. Perciò, mentre lavorate il terreno gettateci del concime: in questo modo potrete prepararlo alla coltivazione successiva.

Attenzione alle piante dell’orto che hanno perso la loro capacità produttiva

Mentre smuovete il terreno, togliete anche le specie ormai consumate, come ad esempio le piante delle fragole. Questo tipo di pianta, infatti, dopo circa tre stagioni, perde la sua capacità produttiva. Pertanto, informatevi bene riguardo ciò che avete piantato ed eliminate quelle piante che non possono più produrre.

Dopo aver capito come pulire l’orto e dopo aver concimato bene il terreno, lasciatelo a riposo per un determinato periodo di tempo. Potrete poi procedere con la piantagione di prodotti invernali oppure aspettare la primavera.

L’orto autunnale

Ora che sapete come pulire l’orto e come prepararlo per la stagione successiva, non dimenticatevi che a settembre è tempo di seminare ortaggi come carote, rucola e ravanelli. Questi ortaggi potranno essere raccolti prima della stagione invernale. Anche alcune tipologie di insalata, come la scarola, l’indivia e il lattughino, possono essere seminate in questo periodo. Infine, non dimenticate gli alberi da frutto: potrete piantarne alcuni e proteggerli con qualche shelter Tubex!