Protezione per alberi da frutto: Tubex FruitWrap, perfetto per chi si occupa di frutticoltura

22 Giu 2021 | Redazione Tubex |

Terreni agricoli con fossi e bordure non curati creano l’ambiente ideale per favorire l’incremento di roditori e, più in particolare, delle arvicole. Difatti, oltre ad essere ghiotte di piante carnose come finocchi e carciofi, prediligono la corteccia degli alberi da frutto. Come fare per proteggere gli alberi da questo e altri pericoli? In questo caso serve una valida protezione per alberi da frutto: lo shelter Tubex FruitWrap. Questo prodotto è ottimo per chi si occupa di frutticoltura e necessita di salvaguardare i frutteti giovani da erbicidi nebulizzati e roditori. Inoltre, può favorire la crescita della pianta. Entriamo nel dettaglio.

Le caratteristiche da non sottovalutare

Tubex FruitWrap è una protezione per alberi da frutto. È uno shelter realizzato in polipropilene stabilizzato UV (innocuo per l’ambiente), di colore verde chiaro e di forma cilindrica, che si presenta come una guaina rigida a doppia parete. É disponibile nelle altezze 40 cm, 60 cm, 75 cm e 90 cm con un diametro di 65 mm, espandibile fino a 80 mm. Questa protezione tubolare è studiata per avvolgere delicatamente il piccolo tronco e, successivamente, espandersi man mano che lo stesso cresce.

I Tubex FruitWrap accelerano lo sviluppo della pianta, ne migliorano le probabilità di sopravvivenza e offrono ad essa la protezione contro roditori ed erbicidi nebulizzati. Pertanto, in loro presenza è possibile spruzzare il diserbante intorno alla base dell’albero e impedire al prodotto di entrare in contatto con la pianta.

Questa tipologia di protezione per alberi da frutto favorisce la crescita del giovane tronco proteggendolo dagli agenti esterni. Lo fa anche creando all’interno della struttura stessa un microclima favorevole a facilitare l’attecchimento e la maturazione dell’albero.

Applicazioni e durata

Tubex FruitWrap è adatto per essere applicato su piante da frutto e ulivo. In particolare, è l’ideale per piante con un unico stelo dominante. Questo prodotto per la protezione per alberi da frutto può essere posto direttamente sulla pianta al momento della messa a dimora o poco dopo. Può essere sostenuto da una canna di bambù e ha una durata stimata di tre anni, sebbene possa conservarsi oltre questo periodo. Tubex FruitWrap è stato studiato per degradarsi in maniera naturale senza inquinare l’ambiente.

Protezione per alberi da frutto: Tubex FruitWrap | Tubex Italia

La soluzione per chi cerca una valida protezione per alberi da frutto

Come avete potuto notare, lo shelter FruitWrap è una soluzione perfetta per chi si occupa di frutticoltura e agricoltura, ma anche di selvicoltura e paesaggistica. È il prodotto di un’azienda che fin dagli anni Ottanta, si è rivelata all’avanguardia, producendo innovativi e funzionali articoli capaci di offrire protezione per alberi da frutto. Negli anni sono stati sviluppati e realizzati shelter di varie tipologie, arrivando così a proporre una vasta gamma di prodotti. Attualmente, il marchio Tubex è conosciuto in tutto il mondo e continua anno dopo anno a garantire elevati livelli di qualità.

Affidarsi a questo brand è quindi la soluzione ideale per chi cerca un’adeguata protezione per alberi da frutto. Noi di Nowotec siamo rivenditori unici per l’Italia e rivenditori ufficiali per vari paesi europei dei prodotti Tubex. Contattateci per ottenere maggiori informazioni, una consulenza o un preventivo senza impegno.


17 Giu 2021 | Redazione Tubex |

La frutta estiva si differenzia rispetto a quella presente nelle altre stagioni per via dei colori e dei gusti che ci propone. È deliziosa e molto nutriente, anche perché ci aiuta a combattere il caldo e l’afa che ci fanno perdere liquidi e sali minerali dal nostro corpo. Alcuni frutti estivi sono inoltre fondamentali per nutrire la nostra pelle e per favorire l’abbronzatura. Con questi interessanti presupposti, andiamo a scoprire quali sono i frutti che si raccolgono in estate.

Un abbondante raccolto

Oltre a dividere la frutta per stagione, possiamo anche dividerla in base al mese in cui può essere raccolta. Fino alla fine di giugno, ad esempio, si possono raccogliere le fragole. A luglio, invece, troviamo i frutti di bosco, i fichi, le albicocche, le pesche e le ciliegie. Non mancano poi i limoni, il melone, l’anguria e le susine. Ad agosto possiamo trovare gli stessi frutti, ma in più anche l’uva e le mele.

Come anticipato, fare un buon carico di frutta estiva è importante per il nostro organismo. Infatti, se prendiamo come esempio le pesche, possiamo dire che sono ricche di vitamine (A, B, E, K), di fibre e zuccheri. Le albicocche, invece, sono cariche di vitamina A, ma anche di ferro, magnesio e potassio. Consumarle ci aiuta a rinforzare il sistema immunitario, a contrastare l’anemia e a purificare l’intestino.

Il melone è ricco di acqua e, oltre alla vitamina A, contiene anche quella B e il beta-carotene. Questo frutto è l’ideale per promuovere la salute di ossa, denti ed epidermide. Le ciliegie, invece, aiutano a mantenere la pelle giovane ed elastica e svolgono un’azione antinfiammatoria. Queste sono solo alcune delle proprietà della frutta estiva… Ecco perché è una buona idea fare un buon raccolto!

Alcuni consigli per il consumo e la conservazione della frutta estiva

Se avete raccolto molta frutta, potete utilizzarla per preparare dei frullati o delle centrifughe, e persino abbinarci alcune delle vostre verdure preferite. Altrimenti potrete metterla nello yogurt per colazione o semplicemente utilizzarla per fare una macedonia o una deliziosa crostata. Molti frutti possono essere usati per fare la marmellata oppure possono essere tagliati a pezzi, privati di noccioli e/o piccioli e riposti nel freezer. Altri ancora, come capita ad esempio per le albicocche, possono essere essiccati al sole o in forno per poi essere conservati e consumati da secchi.

Frutta estiva: cosa si raccoglie in estate? | Tubex Italia

Frutta estiva: le nostre conclusioni e alcuni consigli finali

Insomma, tra frutti di bosco, ciliegie, fichi, pesche, albicocche, fragole, meloni, susine, uva e angurie abbiamo proprio l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, per avere un buon raccolto nei mesi più caldi dell’anno è importante curare con attenzione il proprio frutteto, fin dalla messa a dimora. (Potete trovare tantissimi consigli all’interno del nostro blog.)

Pertanto, se volete che il raccolto di frutta estiva sia abbondante, non dimenticate di usare le protezioni per alberi del marchio Tubex. È fondamentale inoltre dare ad ogni specie tutto ciò di cui ha bisogno. Facendo così, ogni anno avrete un raccolto a dir poco invidiabile!


25 Mag 2021 | Redazione Tubex |

Tubex dà valore a tutte le attività e discipline che si occupano di salvaguardare il verde. Ecco perché tra i prodotti proposti dall’azienda sono presenti anche degli shelter per la silvicoltura. Prima di parlarvi di queste affidabili protezioni tubolari che aiutano chi si occupa di boschi, foreste e non solo, andiamo a conoscere meglio la selvicoltura.

Una scienza a favore dell’ambiente in cui viviamo

La selvicoltura (o silvicoltura) è una scienza che ha per oggetto le foreste e altri ambienti similari. Ne studia le metodologie di coltivazione, seguendo le conoscenze offerte dalle tante discipline correlate come ad esempio l’ecologia e la botanica oppure le tecnologie forestali e la zoologia forestale. Questa scienza è letteralmente dalla parte dell’ambiente in cui viviamo. Infatti, si occupa principalmente di risolvere le varie problematiche strettamente connesse all’assiduo sfruttamento delle risorse di tipo ambientale.

Chi si occupa di silvicoltura interviene coltivando e rinnovando i boschi. Mette inoltre in atto delle soluzioni utili per coloro che necessitano di prelevare il legno dalle foreste. In quest’ultimo caso l’intento è quello di far sì che il materiale possa essere prelevato, senza compromettere la rinnovabilità dell’ambiente e senza farlo soffrire. In generale, lo scopo è quello di favorire la biodiversità, la sostenibilità e la multifunzionalità di boschi e foreste, aiutando questi territori a crescere e a prosperare.

Per portare a termine le attività di competenza, il selvicoltore mette in campo tutte le sue conoscenze e, perché no, l’amore per il nostro Pianeta. In più, usa strumenti utili come gli shelter per la selvicoltura.

La selvicoltura naturale e quella sistematica

La selvicoltura naturale, proprio come dice il nome, punta al rinnovamento naturale di boschi e foreste esistenti. Quella sistematica, invece, si occupa di “realizzare” delle nuove aree verdi che possano poi crescere in modo autonomo. In questa situazione, gli esperti del settore gestiscono il bosco creando una sorta di sistema che potrà variare nel tempo e adattarsi alle varie esigenze e cambiamenti. Anche qui l’intento sarà sempre quello di favorire la sostenibilità, la biodiversità e la multifunzionalità dell’ambiente.

Usare strumenti come gli shelter per la selvicoltura permette ai professionisti di ottenere una più rapida crescita dei nuovi alberi. Queste protezioni tubolari possono favorirne l’attecchimento e proteggere i fusti da agenti climatici, attacchi di animali o insetti e da erbe infestanti. Gli shelter per la selvicoltura Tubex possono altresì favorire lo sviluppo del tronco, in quanto al loro interno si crea sempre un microclima favorevole alla crescita.

Selvicoltura: cosa dovreste sapere | Tubex Italia

Selvicoltura: le nostre conclusioni e il nostro supporto

Insomma, abbiamo a che fare con una scienza e con un settore molto importante per tutti noi e per il futuro del nostro Pianeta. Ecco perché Tubex ha deciso di sostenerlo proponendo dei validi shelter per la selvicoltura e non solo. Se operate in questo ambito, non esitate a valutare i prodotti del marchio all’interno della sezione dedicata. Noi di Nowotec, rivenditori unici per l’Italia, siamo a vostra disposizione per fornirvi informazioni utili e soluzioni adatte ad ogni business e ad ogni progetto. Vi aspettiamo!


17 Mag 2021 | Redazione Tubex |

Oggi parliamo di lavori nell’orto. A giugno e luglio cosa dobbiamo fare? Chi ha un orto da tempo già lo sa. Chi, invece, è alle prime armi può aver bisogno di qualche suggerimento e noi siamo qui per questo. Dall’irrigazione alla raccolta di frutti e ortaggi, ecco quello che dovreste sapere a riguardo.

L’acqua: una risorsa sempre più preziosa

Le giornate si allungano e le temperature si alzano. Perciò, questo è il momento per prestare un’attenzione ancora maggiore all’irrigazione. Tra i lavori nell’orto di giugno e luglio troviamo quindi un grande impegno in questo senso: man mano che il caldo aumenta, ci sarà da stare più attenti allo stato del terreno. Soprattutto nel mese di luglio, la maggior parte delle piante dovrà ricevere moltissima acqua. In caso contrario, gli ortaggi nati potranno risultare duri, farinosi, fibrosi e troppo asciutti per il palato.

Naturalmente non bisogna dimenticare che c’è sempre il momento e il modo giusto per innaffiare: è meglio farlo all’imbrunire o al mattino presto, quando il terreno non è caldo. Questo consentirà di evitare dei dannosi shock termici.

Sempre parlando di lavori nell’orto di giugno e luglio, è utile sottolineare che se si hanno terreni molto sabbiosi, si consiglia di irrigare poco ma spesso. Quando invece i terreni sono più argillosi, se non fa troppo caldo si possono ridurre le attività dedicate all’irrigazione. Infine, non dimenticate che i pomodori maturi non andranno innaffiati: sarà opportuno invece dotarsi di irrigatori che bagneranno solamente la terra.

La cura delle piante dell’orto: dalla concimazione ai trattamenti

Anche quando arriva il caldo, la concimazione può rivelarsi importante. Tuttavia, non tutti gli ortaggi ne hanno un costante bisogno. Ce ne sono alcuni, però, come ad esempio le melanzane e i pomodori, che ne hanno bisogno durante tutto il processo di crescita e soprattutto nel mese di giugno. In questo periodo si sviluppano più rapidamente e un aiuto non guasta mai. Naturalmente, la scelta migliore si concretizza nell’uso di concimi organici e biologici.

Oltre alla concimazione, è opportuno ricordare che quando il clima non è ancora troppo arido è più facile trovarsi a combattere con le infestazioni dei parassiti. Il suggerimento è quello di agire preventivamente, munendosi sempre di prodotti bio.

I lavori nell’orto a giugno e luglio | Tubex

Lavori nell’orto di giugno e luglio: altri suggerimenti da non sottovalutare

In questo periodo è necessario altresì dedicarsi alla raccolta dei frutti della terra. Pertanto, è importante tenere d’occhio le coltivazioni e agire non appena si rivela opportuno. In alcuni casi, infatti, lasciare il raccolto a maturare più del dovuto non è una buona idea. E se il raccolto fosse troppo abbondante? In questa eventualità non spaventatevi ma siate contenti! Potrete aggiungere ai lavori nell’orto di giugno e luglio anche dei lavori da fare a casa, dedicati alla conservazione degli ortaggi.

I pomodori possono essere messi a seccare o utilizzati per fare delle passate. La frutta può essere congelata a pezzi o usata per fare la marmellata. Moltissime verdure possono essere conservate in congelatore, sott’aceto, sott’olio o sottovuoto. Perciò, non avete di che preoccuparvi: potrete gustare il vostro raccolto anche durante l’autunno e in inverno!

Infine, sempre parlando di lavori nell’orto di giugno e luglio, non dimenticate che se avete voglia o la necessità di piantare qualche alberello o arbusto, potrete usare uno shelter Tubex. Queste protezioni tubolari potranno proteggere la pianta da erbe infestanti e dall’attacco di insetti e/o animali.


30 Dic 2020 | Redazione Tubex |

Il tessuto non tessuto è un prodotto industriale ottenuto attraverso un processo di lavorazione che è ben diverso da quello della tessitura tradizionale. I suoi utilizzi sono molti. In un primo momento, ad esempio, è stato usato per produrre tovaglie usa e getta. Ora viene utilizzato principalmente per la produzione di teli utili per proteggere le piante dai primi freddi e tanto altro ancora.

Che cos’è il tessuto non tessuto? Entriamo nel dettaglio

Alcuni tessuti non tessuti possono essere formati da fibre del tutto naturali. La maggior parte delle volte, però, vengono utilizzati elementi chimici come il polipropilene. Quest’ultimo è un polimero termoplastico a bassa densità, che assicura una buona resistenza termica e all’abrasione. In ogni caso, il tessuto viene lavorato seguendo degli schemi ben precisi e ordinati.

Usando elementi come il polipropilene, si rende il tessuto non tessuto adatto a tutte le occasioni. Si riescono a realizzare dei prodotti utilissimi soprattutto nell’ambito dell’agricoltura e del giardinaggio. In inverno, grazie alla loro composizione, questi teli possono proteggere le piante dalle basse temperature e dai numerosi agenti atmosferici.

A cosa serve e come viene utilizzato?

Come anticipato, il tessuto non tessuto può essere usato in molti modi. Come abbiamo già specificato, è impiegato principalmente per proteggere le coltivazioni dal freddo e da altri agenti atmosferici, in quanto si tratta di un tessuto totalmente impermeabile. Viene utilizzato anche per poter proteggere le piante dall’attacco di insetti molto pericolosi (un prodotto come questo può infatti creare una barriera protettiva molto efficace).

Non tutti i vantaggi apportati dall’uso di questo tessuto sono evidenti. Tuttavia, già dal primo utilizzo sul campo si potrà notare un miglioramento nella crescita e nello sviluppo dei vegetali. Pertanto, se amate il giardinaggio e avete molte piante, potrete usare questo prodotto in molte situazioni e per più scopi, inoltre, può essere acquistato in tutti i negozi che si occupano della vendita di accessori da giardino.

Tessuto non tessuto: cos'è e a cosa serve | Tubex Italia

Cos’altro dovreste sapere su questo particolare materiale?

È importante dire che questo tessuto non protegge le piante solo dal freddo e dagli insetti: propone anche una valida protezione dai raggi UV. Perciò, permette di salvaguardare i vegetali dai raggi dannosi, senza però farli rinunciare ai benefici dati dalla luce e dal calore del sole. In pratica, si presenta come un tessuto filtrante molto funzionale.

È utile sapere anche che esistono differenti tipi di tessuto non tessuto. Alcuni sono più adatti alla stagione invernale, mentre altri sono più idonei per l’estate, in quanto sono più leggeri e garantiscono una migliore traspirazione. Questi prodotti possono essere utilizzati nell’ambito dell’agricoltura per proteggere le coltivazioni in inverno, dopo la semina, per salvaguardare le piante danneggiate e per evitare la crescita di erbe infestanti.

Possono rivelarsi molto utili anche in giardino e sul balcone, per la protezione delle piante in vaso dal gelo… Che ne dite allora, il tessuto non tessuto è un prodotto adatto anche a voi? Qualunque sia il vostro verdetto, non perdetevi i prossimi articoli del nostro blog!


29 Dic 2020 | Redazione Tubex |

La stagione invernale è alle porte e il gelo è il primo nemico delle piante. Per questo motivo, proprio come facciamo per noi stessi, dobbiamo fare del nostro meglio per tutelare anche le piante. Ciò è possibile anche usando i teli antigelo, realizzati appositamente per la protezione di varie specie vegetali. Scopriamo insieme cosa sono, quali sono le funzioni principali e come vanno utilizzati.

Quali piante sono sensibili al gelo?

Prima di capire com’è fatto un telo antigelo e come va utilizzato, è importante sottolineare quali sono le piante che, se non vengono protette, soffrono molto il freddo. Una tipologia di pianta che più patisce in inverno è quella di origine mediterranea o esotica. In questo caso, parliamo dunque di alberi di arance, limoni, pompelmi ma anche di ulivi, e via dicendo.

Oltre a questo, è importante considerare che non tutte le piante necessitano dello stesso trattamento. Infatti, in base al luogo in cui esse si trovano, dovranno essere protette in modo più o meno consistente. Per intendersi, chi vive al Nord Italia dovrà comportarsi in maniera diversa rispetto a chi vive al Sud Italia.

È utile ricordare, però, che in alcuni casi il clima può stupire. Perciò, è sempre meglio non farsi trovare impreparati e avere in casa dei teli antigelo da usare al momento del bisogno. Se le previsioni dicono che scenderanno molto le temperature, questi teli si dovranno usare indipendentemente dal luogo in cui si risiede.

A cosa serve un telo antigelo?

Proprio come dice il nome, il compito di un telo antigelo è quello di proteggere le piante dal gelo, e quindi dalle temperature rigide tipiche della stagione invernale. Questo prodotto viene realizzato impiegando materiali che consentono alla pianta di poter “respirare”.

Grazie alle proprietà di questi teli antigelo (flessibilità e resistenza), le piante non entreranno in contatto diretto con il freddo. Al contempo avranno modo di respirare e di assorbire la luce, mettendo in atto il processo quotidiano di fotosintesi clorofilliana.

Questi prodotti possono essere acquistati a prezzi accessibili: con pochi euro è dunque possibile consentire alle proprie piante di resistere all’inverno.

Come utilizzare i teli antigelo?

Per far sì che il telo svolga il proprio compito a dovere, è necessario che venga utilizzato nella maniera corretta. Si dovrà avvolgere la pianta con il telo, lasciando però dello spazio che permetta alla pianta di respirare adeguatamente. È importante sapere anche che, quando la copertura è a contatto diretto con la pianta, quest’ultima potrebbe subire comunque gli effetti della gelata. Questo è un altro motivo per cui è opportuno organizzarsi per riuscire a lasciare il giusto spazio tra telo e chioma.

I teli antigelo possono essere usati anche per le piante che si trovano nei vasi. Per tutelarle completamente, nei giorni più freddi è possibile creare un secondo strato utilizzando un telo di iuta. Per rendere tutto più semplice, le piante in vaso possono essere facilmente riposte in serre.

Teli antigelo per piante: come usarli | Tubex Italia

La protezione dei giovani alberi: non solo teli antigelo

Per la protezione dei giovani alberi, possono essere usati i teli antigelo, ma generalmente non sono necessari. In questo caso, si consiglia di proteggere il tronco fin sottoterra (ma non fino alle radici), usando una protezione tubolare, come gli shelter Tubex. Grazie a questi prodotti, avrete alberi longevi, che potranno svilupparsi più velocemente. Non esitate a scoprire tutte le caratteristiche delle soluzioni Tubex.


27 Nov 2020 | Redazione Tubex |

Volete sapere come proteggere le piante dalle prime gelate? Se la vostra risposta è sì, vi trovate proprio sulla pagina giusta. All’interno del nostro blog parliamo spesso di come curare le piante, ma oggi vogliamo entrare un po’ più nel dettaglio. Per questo abbiamo pensato di proporvi una lista con quattro delle soluzioni più funzionali e anche qualche consiglio in più. Cominciamo subito!

Soluzione n.1 – Tessuto non tessuto o altri teli protettivi

Per fornire alle piante un’adeguata protezione, è sempre buona norma premunirsi di una sufficiente quantità di tessuto non tessuto e di altri appositi teli protettivi. Sul mercato ne esistono di varie tipologie, ognuna più o meno adatta alle vostre piante e/o al vostro orto, giardino o balcone. Perciò, basandovi sulle vostre specifiche esigenze e sul clima invernale tipico del vostro territorio, potrete senz’altro scegliere il prodotto giusto.

Soluzione n.2 – I tunnel

In alcuni casi, grazie all’uso di appositi teli e di una struttura ad archi, è possibile realizzare degli ottimi tunnel protettivi. Questi ultimi si rivelano spesso la soluzione ideale per proteggere le piante dalle prime gelate e non solo, soprattutto all’interno degli orti.

Soluzione n.3 – Piccole o grandi serre

Ci sono piccole e grandi serre. Ci sono quelle da balcone e da giardino, e poi ci sono quelle per gli orti botanici e non solo. Possono essere acquistate quasi pronte all’uso e persino costruite da chi si intende di bricolage.

Se avete spazio a sufficienza, questa è certamente una soluzione da non sottovalutare al fine di proteggere le piante. Si rivelerà utile per tutto il periodo invernale. Nelle giornate un po’ più miti, potranno essere aperte per offrire alle piante una temperatura non troppo calda ma neanche troppo fredda.

Soluzione n.4 – Protezioni Tubex

Un’ultima soluzione, ma non per importanza, è quella offerta dal marchio Tubex. In questo caso parliamo chiaramente degli shelter: protezioni tubolari, avvolgibili e non. Sono l’ideale per i giovani alberi e gli arbusti. Ne esistono di diverse tipologie e ognuna di esse si rivela ottima per proteggere le piante non solo dal freddo, ma anche dalle erbe infestanti, dai pesticidi e dagli animali.

Sono protezioni eco-friendly studiate altresì per favorire l’attecchimento e lo sviluppo della pianta. Non esitate a scoprire tutte le altre caratteristiche di questi prodotti.

Come proteggere le piante dalle prime gelate | Tubex Italia

Altri consigli da non sottovalutare

Come avete potuto notare, le soluzioni per proteggere le piante in maniera adeguata non mancano. Tuttavia, non dimenticate che ogni specie ha le sue esigenze. Pertanto, informatevi bene ogni volta che ne acquistate una. Cercate informazioni specifiche sulla messa a dimora, sulle caratteristiche e sui suoi livelli di resistenza al freddo. Fate ricerche sulle cure richieste, dalla concimazione all’annaffiatura, senza dimenticare le esigenze relative alla potatura e all’esposizione ai raggi solari.

Proteggere le piante dalle gelate? Anche quelle tardive sono da tenere sotto controllo!

Infine, non dimenticate che anche le gelate tardive sono pericolose per le piante. Infatti, arrivano all’improvviso, proprio quando ricominciano a vegetare. In altre parole, bisogna impegnarsi per proteggere le piante in modo costante e quindi non solo dalle prime gelate invernali. Facendo così, potranno crescere rigogliose e offrirvi tante soddisfazioni!

 


28 Ott 2020 | Redazione Tubex |

L’autunno è il periodo in cui ci si prepara ad affrontare i mesi freddi dell’inverno e questo vale anche per il nostro giardino. È proprio in questi mesi che dobbiamo fare del nostro meglio per proteggerlo dalla stagione invernale che verrà. Andiamo a vedere come possiamo preparare il giardino per l’inverno.

Pulire e curare il prato

L’autunno è il mese ideale per sistemare il prato. Una serie di semplici cure lo metteranno “in letargo” fino all’arrivo della bella stagione. Con questi presupposti, quello che dovreste fare è eliminare le foglie secche e i rametti presenti tra i fili d’erba, per poi tagliare accuratamente l’intero prato. Mentre lo fate, accertatevi che sia in buona salute: non deve essere stressato, ingiallito o con zone secche e rade. Dopo averlo tagliato innaffiatelo con un fertilizzante azotato, meglio se naturale. Sulle zone critiche intervenite anche con dei prodotti rigeneranti o, nel caso la situazione fosse più grave, con una risemina delle zone rovinate.

Preparare il giardino per l’inverno: il terreno

Prima che arrivi l’inverno è fondamentale concimare le aree in cui volete che in primavera crescano fiori o piante sane e rigogliose. Con la giusta concimazione fornirete al terreno tutti i sali minerali e le sostanze nutritive necessarie. Se sapete già che in estate vorrete avere in giardino piante e fiori che si possono piantare prima che faccia troppo freddo, fatelo dopo aver controllato la salute del terreno.

Pulire le aiuole

Un’altra cosa da fare per preparare il giardino per l’inverno, consiste nel pulire con un rastrello il terreno delle aiuole da rami, foglie e fiori secchi. Questo aiuterà a farlo respirare a dovere. Ripulite a mano anche le piante delle aiuole, andando in profondità tra le foglie per controllare che non ci siano parassiti o uova. Le siepi avranno bisogno di una potatura prima del freddo, che si rivelerà utile per farle rinvigorire e crescere meglio a primavera.

Come preparare il giardino per l'inverno | Tubex Italia

Mettere al riparo le piante delicate

Esistono teli termici adatti a coprire le piante più delicate come piante esotiche e tropicali, piante di agrumi e fiori estivi. Per preparare il giardino per l’inverno, copritele bene usando questi teli. In questo modo potrete proteggerle dalle gelate della stagione invernale. Se avete delle piante in vaso, spostatele vicino a muri o angoli. Le piante da interno, invece, riportatele in casa e posizionatele in modo da rispettarne le necessità di esposizione alla luce e di temperatura.

E le piante aromatiche? La maggior parte delle piante aromatiche sono perenni e necessitano solo di molta luce e poca acqua. In ogni caso, si consiglia di metterle al riparo. Fa eccezione il basilico che purtroppo va piantato nuovamente ogni anno.

Infine, ora che sapete come preparare il giardino per l’inverno, non dimenticate di pulire gli attrezzi!

In questo caso non si tratta proprio di un’operazione utile a preparare il giardino per l’inverno. Tuttavia, la pulizia degli attrezzi è comunque un passaggio importante per la manutenzione del giardino. Gli attrezzi andrebbero puliti dopo ogni utilizzo, ma prima dell’inverno è bene procedere ad una pulizia più profonda. Questo vi permetterà di promuoverne l’efficienza e la durabilità, ma anche di evitare che batteri o sporco contaminino le piante e i fiori. A presto con altri consigli per la cura delle vostre aree verdi!


15 Ott 2020 | Redazione Tubex |

Se volete disporre di un giardino sempre perfetto, con colori intensi e angoli rigogliosi durante tutto l’anno, potrebbe essere una valida idea puntare sugli alberi sempreverdi. Ma cosa significa questo termine? E quali sono le loro caratteristiche? Andiamo a scoprire ogni dettaglio e a vedere quali sono i 10 migliori alberi sempreverdi per il giardino.

Cos’è un albero sempreverde?

Il termine “sempreverde” identifica una tipologia di pianta che per tutto l’arco dell’anno si presenta sempre carica di foglie. I sempreverdi si distinguono nettamente dai caducifoglie, che invece rimangono privi di foglie durante le stagioni fredde. Scegliere gli alberi sempreverdi per il giardino è una soluzione ottimale per chi ama avere spazi esterni suggestivi e rigogliosi.

Gli alberi sempreverdi più adatti al giardino

Di seguito vi indichiamo quali sono alcune delle specie più comuni e adatte ai giardini domestici.

1) Eucalipto. È una pianta originaria dei climi caldi e umidi, prevalentemente presente in Oceania, con dimensioni pari a 90 metri. Grazie al clima italiano, questo è uno degli alberi sempreverdi per il giardino che riesce a crescere bene anche nel nostro Paese, ma con un’altezza che raggiunge massimo i 25 metri.

2) Magnolia. Si caratterizza per la presenza di una folta chioma di colore verde, che mantiene per tutto l’anno, con fiori bianchi e profumati che sbocciano a primavera. È una pianta tipica della zona sud-est degli USA.

3) Ulivo. Questo è un altro degli alberi sempreverdi per il giardino domestico. È molto comune in Italia, proprio grazie alla sua capacità di adattarsi al clima mediterraneo. È originario dell’Asia Minore e della Siria, ed è stato importato in occidente prima dai Greci e poi dai Romani.

4) Ginepro. Si tratta di un albero che si adatta a tutte le tipologie di clima, che può quindi crescere bene in zone calde o con temperature più rigide. La chioma sempreverde è caratterizzata da foglie molto sottili simili ad aghi.

5) Cannella. Il suo nome è associato ad una spezia utilizzata spesso in cucina. È tipico delle zone asiatiche come lo Sri Lanka e il suo aspetto è decisamente suggestivo.

10 alberi sempreverdi per il giardino | Tubex Italia

Altri 5 alberi sempreverdi per il giardino

6) Cedro. È caratterizzato da un legno molto morbido e profumato, che lo ha reso celebre nell’antichità per diversi utilizzi. È una specie che cresce spontaneamente in zone come Libano, Siria e Turchia.

7) Tasso. È un albero molto longevo, in passato conosciuto come un simbolo di immortalità. La sua presenza abbellirà il vostro giardino grazie a una chioma molto folta formata da foglie aghiformi. L’unica attenzione è per gli animali, dato che queste ultime contengono una sostanza tossica.

8) Quercia da sughero. È presente anche in Italia e nelle zone temperate, si distingue dagli altri alberi sempreverdi per il giardino per via della sua particolare chioma tondeggiante.

9) Leccio. È una specie molto diffusa nei Paesi con clima Mediterraneo e in Italia. La sua chioma si caratterizza per essere molto densa e arrotondata, nonché simile a quella della famiglia delle querce a cui appartiene.

10) Abete bianco. È uno degli alberi che può raggiungere altezze elevate fino a 50 metri, presente in Italia nelle Alpi e sugli Appennini e caratterizzato dalla capacità di resistere ai climi più freddi.

Un consiglio finale

Insomma, di alberi sempreverdi per il giardino ce ne sono tanti. Quindi non vi resta altro che scegliere i più adatti al vostro outdoor. Non dimenticate, però, di proteggere il giovane albero fin dalla messa a dimora. Con uno shelter Tubex, il vostro albero non avrà timore del freddo e crescerà meglio e più velocemente!


02 Gen 2020 | Redazione Tubex |

Durante l’inverno non è propriamente consigliato piantare alberi, in quanto le avverse condizioni climatiche e la durezza del terreno non favoriscono un corretto sviluppo della pianta. Per questo motivo, è conveniente piantare nuovi alberi al termine della stagione, in modo che possano crescere con le giuste condizioni atmosferiche. Con questi presupposti, oggi rispondiamo ad una domanda ben precisa: quali sono gli alberi da piantare alla fine dell’inverno?

Partiamo dalle basi: perché scegliere proprio la fine dell’inverno?

Prima di iniziare, è utile fare una premessa: il periodo migliore per piantare la maggior parte degli alberi, soprattutto quelli da frutta, è l’autunno inoltrato. Facendo così, si dà alla pianta il tempo di attecchire e di prepararsi per la crescita che avrà luogo più che altro dall’inizio della primavera.

Se desiderate, però, piantare degli alberi fuori da questo periodo consigliato, vi suggeriamo di prediligere la fine dell’inverno, e quindi l’inizio di marzo. Infatti, ci sono diverse specie che resistono al freddo. Tuttavia, il terreno duro e i continui sbalzi di temperatura potrebbero influenzare negativamente l’attecchimento della pianta, riducendone le possibilità di sopravvivenza.

Quali sono gli alberi da piantare alla fine dell’inverno?

Sempre considerando quello che abbiamo appena detto, le piante che possono essere messe a dimora prima dell’inizio della primavera sono le seguenti: tutti gli alberi da frutto a radice nuda. In questi sono inclusi sia quelli che perdono le foglie in autunno (arbusti a foglia caduca) che quelli che conservano sempre le loro foglie (sempreverdi). I piccoli tronchi dovranno essere sistemati in modo da avere le radici ben coperte da una buona quantità di terra morbida, e da essere al riparo dal gelo che può essere presente anche nella parte finale dell’inverno.

Non solo alberi: ecco qualche consiglio per riempire l’orto in attesa della primavera

Oltre agli alberi, si possono piantare anche altre tipologie di piante e ortaggi, proprio tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Si consiglia però di scegliere per quanto possibile un periodo con una temperatura stabile, in maniera da favorire l’attecchimento e lo sviluppo della pianta.

Ecco qui di seguito le piante da considerare

L’asparago è un ortaggio che cresce con grande facilità in molti luoghi del nostro territorio. Ama il clima mite e temperato della primavera. La Fragaria è una delle piante che produce le fragole. Cresce soprattutto durante il periodo che va da aprile e maggio.

Anche i tuberi vanno piantati alla fine dell’inverno, in quanto il terreno inizia a diventare più morbido e a favorirne la crescita. A marzo è possibile piantare persino il rabarbaro, i piselli e la cicoria. In questo modo potranno essere raccolti durante il periodo estivo.

I consigli finali

In conclusione, sono molti gli alberi e le piante che possono essere piantati all’inizio della primavera o proprio alla fine dell’inverno. Tuttavia, per favorirne la crescita, è essenziale che il terreno sia completamente disgelato e quindi anche coltivabile.

Per proteggere i giovani alberi dagli ultimi sbalzi di temperatura, dagli attacchi di animali e di erbe infestanti, oppure dagli erbicidi, potrete contare sulle protezioni tubolari del marchio Tubex. Per ogni albero e per ogni esigenza esiste lo shelter adatto. Scopriteli tutti: sicuramente troverete quello perfetto per le vostre piante!