Inzaffardatura delle piante arboree: di cosa si tratta e come si esegue

11 Ago 2021 | Redazione Tubex |

Se seguite il nostro blog, avrete notato che ci piace molto parlare non solo dei prodotti Tubex, ma anche di ciò che è necessario per curare al meglio le piante. Oggi affrontiamo un nuovo argomento: l’inzaffardatura. Di cosa si tratta? Come si esegue?

Un’operazione da non sottovalutare

L’inzaffardatura, o zaffardatura, si presenta come un’operazione molto utile che riguarda le piante arboree a radice nuda, e quindi gli alberi (anche quelli da frutto) e gli arbusti. Può essere eseguita prima della messa a dimora nel terreno del proprio giardino, orto o frutteto. Questa operazione vede come protagonista proprio l’apparato radicale della pianta.

A cosa serve?

Questo intervento permette di rivitalizzare le radici che possono essere disidratate. La disidratazione si presenta in molte situazioni, soprattutto quando le radici vengono lasciate fuori dal terreno per un po’ di tempo in attesa della messa a dimora. Grazie all’inzaffardatura il miglioramento avviene in tempi davvero rapidi. Oltre ad eliminare il problema della disidratazione, con questa operazione si fornisce all’apparato radicale una sorta di strato protettivo molto importante durante il periodo di attecchimento.

Come si esegue l’inzaffardatura?

Per eseguire l’inzaffardatura prima della messa a dimora è necessario munirsi di un secchio. Se l’apparato è molto ampio, sarà invece più opportuno scegliere un mastello. Una volta in possesso del contenitore, si dovrà riempire per ¾ della capienza con acqua e terra fine e fertile in parti uguali. Dopodiché lo si dovrà posizionare vicino alla buca della messa a dimora.

In seguito, usando un potatoio a lama affilata, si dovranno accorciare un po’ le radici, in particolare quelle danneggiate, eccessivamente lunghe, ammuffite o marce. A quel punto si dovrà immergere l’apparato radicale nel contenitore e lasciarlo nella miscela preparata per più di mezz’ora (un’ora al massimo). Nel frattempo, l’unica premura che dovrete avere è che il fusto non si rovesci.

Al termine del periodo di riposo a bagno, potrete tirare fuori la pianta e metterla immediatamente a dimora. Non dovrete scuotere le radici, ma dovrete piantarle nel terreno lasciandole ricoperte con lo strato protettivo creatosi grazie all’inzaffardatura.

inzaffardatura piante

Il consiglio degli esperti

Per rendere questa operazione più efficace, si dovrebbe aggiungere alla miscela di terra e acqua il letame fresco di bovino, in una quantità uguale a quella del terreno fertile. Usare solo acqua e terra fertile per l’operazione di inzaffardatura è una buona soluzione, ma con il letame di bovino la pianta risulterà ancora più forte. È possibile anche usare il letame maturo, l’importante è che non sia di altre specie animali, ritenute troppo concentrate e in grado di bruciare le radici.

Inzaffardatura e non solo: cos’altro potete fare per favorire l’attecchimento e lo sviluppo di alberi e arbusti?

Quello che vi serve è uno shelter Tubex. Scegliendo la protezione per piante giusta, potrete proteggere il vegetale dall’attacco di animali e insetti, ma anche da condizioni climatiche avverse e dall’azione dei prodotti chimici. Pertanto, oltre a munirvi di ciò che serve per eseguire l’inzaffardatura, selezionate lo shelter più adatto. Contattateci per ottenere maggiori informazioni e per richiederci un aiuto per la scelta del prodotto Tubex ideale.