L’attecchimento delle piante è un processo cruciale per garantire la loro crescita e prosperità nel lungo periodo. Chi opera nell’ambito dell’agricoltura, della silvicoltura, della paesaggistica e della frutticoltura può contare su diverse pratiche utili per promuovere un attecchimento sano e rapido delle piante. In questa breve guida vi forniremo alcuni consigli pratici che vanno dalla corretta preparazione del terreno all’uso di validi shelter per le giovani piante.
La preparazione adeguata del terreno
Come ben sapete, prima di piantare qualsiasi pianta, è essenziale condurre un’analisi del suolo per valutarne la composizione e il pH. Queste informazioni aiutano a determinare quali nutrienti possono essere carenti in una determinata zona e consentono di capire cosa fare per favorire l’attecchimento delle piante. Qualora fosse passato molto tempo dall’analisi, potreste considerare la possibilità di rifarla così da assicurarvi che le condizioni non siano cambiate. Se lo fossero, dovreste considerare i cambiamenti e agire di conseguenza prima di passare alla messa a dimora.
Ricordate anche che un terreno ben lavorato favorisce la penetrazione delle radici. Pertanto, sarà opportuno rimuovere sassi, erbacce e assicurarsi che il terreno sia soffice e ben drenato. L’aggiunta di compost arricchisce il terreno con nutrienti vitali e migliora la sua struttura. Quindi non dimenticate di aggiungerlo e di mescolarlo bene con il terreno circostante.
L’attecchimento delle piante non riguarda solo il terreno
Ovviamente, preparare bene il terreno serve a poco se la pianta non è adatta al clima in cui ci troviamo: scegliere quelle più idonee velocizzerà e semplificherà l’attecchimento. Quando non si può fare a meno di coltivare una specie inadatta, è opportuno agire effettuando i dovuti “aggiustamenti”, ad esempio usando una serra o coperture apposite.
Per favorire l’attecchimento delle piante bisogna anche ricordare che ogni vegetale ha esigenze specifiche per quanto riguarda l’esposizione al sole, la quantità d’acqua e il tipo di terreno. Conoscere queste esigenze aiuta a garantire un ambiente ideale alla crescita e allo sviluppo.
Le migliori pratiche di piantumazione e coltivazione
Sono numerosi i fattori da valutare quando si tratta di favorire l’attecchimento delle piante. Tra questi, ci sono anche:
- Buche per la messa a dimora – Bisogna assicurarsi di scavare buche di dimensioni adeguate. Le radici devono avere spazio sufficiente per espandersi comodamente.
- Annaffiatura adeguata – Dopo la messa a dimora, è importante fornire al vegetale una buona annaffiatura. Mantenere il terreno costantemente umido nei primi giorni può favorire un rapido e corretto attecchimento delle piante. Successivamente si potrà adattare la frequenza dell’annaffiatura in base alle esigenze specifiche delle piante.
La protezione che favorisce l’attecchimento delle piante
Per aumentare i tassi di sopravvivenza delle piante appena messe a dimora, è importante anche proteggerle come si deve dai numerosi fattori ambientali avversi. Per alcune piante si possono usare pratici tessuti non tessuti, ma per la vite, i giovani alberi e gli arbusti è una buona soluzione puntare sugli shelter per protezione piante. Si tratta di strutture tubolari, realizzate con un materiale eco-friendly, che forniscono riparo alle piante giovani. Le proteggono dalle intemperie e dall’attacco di animali, insetti e piante infestanti. Regolano la quantità di luce solare che raggiunge le piante, contribuendo ad evitare danni da eccessiva esposizione, così come l’umidità.
All’interno di queste protezioni si crea anche il microclima perfetto per favorire l’attecchimento delle piante e il loro successivo sviluppo. Gli shelter sono disponibili in diverse tipologie, ognuna delle quali si rivela più adatta a determinate specie piuttosto che ad altre. Potete trovare maggiori informazioni direttamente QUI.